Cronaca
«Un giocattolo per i bambini del quartiere di Roma»
È il momento più atteso dell’anno, per i bambini e anche gli adulti. Nelle case spuntano addobbi in ogni angolo delle stanze; sotto gli alberi arrivano le prime buste con i regali; e c’è chi non vede l’ora di sedersi a tavola insieme con decine di commensali. Giochi, brindisi, tra l’affetto e il calore della famiglia. Il Natale, per molti, significa preparativi, tradizione, svago, e gioia.
Tuttavia, per alcuni, le festività possono rappresentare un momento di difficoltà. Da sempre, le festività di Santa Claus sono la bestia nera per i cuori solitari, per chi ha dovuto dire addio ai propri cari e per coloro che, a causa delle ristrettezze economiche, non possono permettersi di acquistare regali da donare ai propri figli. Natale è solidarietà e offre un’opportunità – anche solo un piccolo pensiero – a chi è meno fortunato. Con questo spirito, una famiglia di Fonte Nuova, vicino a Roma, ha deciso di rendere speciali le prossime festività avviando, attraverso i canali social, una raccolta di giocattoli per le famiglie più fragili del quartiere.
L’iniziativa solidale
«L’idea – dice a “Il Messaggero” Alessandra – è quella di aiutare le famiglie che abitano nella zona e che non possono, per svariati motivi, acquistare giocattoli ai loro figli. Con mio marito abbiamo pensato a tutti bambini che quest’anno non potranno ricevere regali. Quindi – aggiunge la donna, di professione insegnante – vogliamo comprare noi il regalo desiderato, portarlo ai genitori e rendere felici le persone che ci circondano».
La richiesta d’aiuto
Il post pubblicato sui social recita: «Buonasera, io e mio marito per Natale vorremmo aiutare una famiglia che quest’anno non riesce a mettere sotto l’albero quello che desiderano i figli. Saremmo lieti di comprare noi il regalo desiderato. Garantiamo massima riservatezza e tanto amore». La risposta della comunità è stata immediata, contribuendo così a trasformare in realtà i sogni di molti bambini.
«In tanti hanno risposto, ma ho fatto una scrematura. Siamo una normalissima famiglia – specifica la donna – mio marito è impiegato, io insegnante e abbiamo tre bambini. Di regali ne abbiamo da fare ma preferiamo togliere qualcosa a noi per darlo agli altri».