Cronaca
«Un percorso sicuro e protetto per i pellegrini da piazza Pia alla Porta Santa»
Il nuovo tracciato, dotato di pesanti blocchi di travertino, si estende lungo via della Conciliazione fino a piazza San Pietro. Questa iniziativa, presentata come un’importante novità giubilare, è volta a garantire ai pellegrini un’esperienza di fede e preghiera in completa protezione, evitando il contatto con le folate di turisti e le interruzioni dovute a mendicanti. Un anno fa, il Vaticano aveva richiesto al Comune di prendere in considerazione forme di protezione per i fedeli.
Recentemente sono stati posizionati i primi blocchi. «Da Piazza Pia che tra poco avremo la gioia di inaugurare, ci sarà un percorso protetto per arrivare alla Porta Santa. In quel percorso si canterà e si pregherà» ha dichiarato il delegato del Papa al Giubileo, monsignor Rino Fisichella, nel corso della presentazione del libro ‘Giubileo della speranza’ di Francesco Antonio Grana, presso l’Università Lumsa. Fisichella ha inoltre sottolineato che lungo via della Conciliazione non si troveranno solo pellegrini, ma anche turisti, vedendo in questo una provocazione positiva: «Forse potrebbe essere una provocazione per questi ultimi, perché non pensare che anche il turista che vede dei pellegrini mettersi in cammino non possa essere ‘provocato’ a farsi esso stesso pellegrino?».
CANTIERI
Alla presentazione del libro, il sindaco Roberto Gualtieri ha espressamente ringraziato Papa Francesco per le parole di incoraggiamento pronunciate durante l’Immacolata, in piazza di Spagna. Il sindaco ha affermato che i disagi attuali nella capitale sono giustificati dalla necessità di rendere la città più gradevole e accogliente. «Roma si sta preparando con grande impegno, è un’opera appassionante e stiamo cercando di rendere Roma accogliente e renderla più bella. La storia del Giubileo è anche la storia dei monumenti realizzati in occasione dei Giubileo. Dà una positiva vertigine mettersi, nel proprio piccolo, in questa prospettiva storica», ha detto Gualtieri.
Le parole del Papa, secondo Gualtieri, rappresentano un messaggio di speranza e cambiamento per il futuro: «C’è sicuramente una dimensione pratica su cui spesso sono interrogato e le parole del Papa, il giorno dell’Immacolata, sono state emozionanti e coerenti con la speranza che non è semplice ottimismo, perché la speranza crea cambiamento».