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Cronaca

31a edizione della corsa ‘Corri per la befana’ nel quartiere Appio Claudio

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31a edizione della corsa ‘Corri per la befana’ nel quartiere Appio Claudio

Il quartiere Appia Claudio si prepara a celebrare la 31° edizione della podistica “Corri per la Befana”, in programma il 6 gennaio alle 10 in via Lemonia, angolo Circonvallazione Tuscolana. Gli atleti parteciperanno a due gare, una competitiva e una non competitiva, entrambe sulla distanza di 10.100 metri, lungo un percorso che attraversa Via Tuscolana, Via di Capannelle, Via Appia Nuova e Viale Appio Claudio, per poi tornare a Via Lemonia. Prima della competitiva, alle 9.45, si svolgerà la “Befana Happy Run”, un evento ludico-sportivo aperto a tutti, compresi bambini e animali domestici.

Eventi collaterali

Il giorno precedente, il 5 gennaio, si terrà “Aspettando la Befana” presso il Campo Sportivo della Parrocchia di San Policarpo. A partire dalle 10.30, bambini e ragazzi dai 4 ai 17 anni potranno partecipare a uno stage di allenamento gratuito, che include esercizi di GiocAtetica e prove di velocità sui 50 metri. Brandito dal Roma Road Runners Club, l’evento è sostenuto da diversi enti, tra cui la Regione Lazio e il Parco Regionale dell’Appia Antica. Tutte le attività di “Aspettando la Befana” sono gratuite.

Iniziativa ambientale

Alle 11.45, la Befana Run-Take proporrà una gara di Plogging, una corsa con raccolta rifiuti, organizzata da Retake Roma, con premi per la squadra che raccoglierà più rifiuti. Inoltre, tra i bambini partecipanti alle attività sarà sorteggiato un pacchetto festa di compleanno offerto da Oasi Park. L’organizzazione si aspetta la partecipazione di circa 2000 atleti agonisti e 700/800 runners non agonisti, famiglie e bambini, arricchendo così la manifestazione con attività ludiche come la “caccia alle Befane” nel parco, in cui i piccoli troveranno dolciumi e biglietti per attrazioni di Oasi Park.

A partire da settembre 2024, il campo dell’oratorio della Chiesa San Policarpo ospiterà i corsi di atletica giovanile del Roma Road Runners, costituendo il punto di partenza del progetto “Atletica Diffusa” promosso dal Centro Sportivo Italiano.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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