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Cronaca

Arrestata a 60 anni con 150 dosi di droga nascoste nel beauty case

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Arrestata a 60 anni con 150 dosi di droga nascoste nel beauty case

Una donna di sessant’anni, conosciuta come “Miss crack”, è stata arrestata a Roma per detenzione di sostanze stupefacenti. Questa è la sua quarta volta in cui è stata collocata agli arresti domiciliari, mostrandosi particolarmente coinvolta nel traffico di crack, una droga sempre più accessibile nella Capitale. La donna, dopo essere stata arrestata in precedenza, ha continuato a violare le disposizioni, terminando infine in carcere a Rebibbia.

LE ACCUSE

La prima misura cautelare nei suoi confronti era stata disposta dopo un’indagine del commissariato di Porta Pia. Nuovamente arrestata dagli agenti del distretto Salario-Parioli, in attesa di giudizio, i giudici hanno revocato i domiciliari su richiesta della polizia di Stato. Gli agenti, durante una perquisizione dell’appartamento della sessantenne, hanno trovato “ben 156 dosi di crack e cocaina” nascoste in un beauty. Il giudice ha convalidato l’arresto e la donna è stata trasferita nel carcere di Rebibbia dove rimarrà a disposizione della magistratura.

LA DIFFUSIONE

Il crack continua a diffondersi a Roma, in particolare in aree come l’Esquilino, dove i residenti riferiscono di “persone che si drogano in pieno giorno”. Le autorità hanno intensificato i controlli, ma l’uso di crack sembra aumentare, e i fenomeni di spaccio si registrano in diversi quartieri, tra cui Tor Bella Monaca e Quarticciolo.

I CONTROLLI

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno compiuto arresti significativi, tra cui 18 persone prima di Natale e 16 in una settimana durante le festività di Capodanno. I controlli hanno incluso aree meno conosciute per lo spaccio, come Talenti e Aurelio, con molti spacciatori individuati su auto a noleggio.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.

Un’interpretazione straordinaria

La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.

Riscoprire un’icona

La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.

In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.

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