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Commissione: Mirella Gregori scesa di casa perché conosceva chi era al citofono.

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Commissione: Mirella Gregori scesa di casa perché conosceva chi era al citofono.

Il giorno della scomparsa Mirella Gregori è scesa “perché conosceva chi ha suonato al citofono”. “Non era diffidente”, ma “per dire anche alla madre ‘scendo un minuto’, sicuramente era qualcuno che conosceva”. Lo ha sostenuto Rossana Sommei, un’amica della ragazza scomparsa nel 1983 a Roma.

Rossana Sommei era un’amica di Mirella Gregori, della comitiva di Centocelle, e sua compagna di classe. Oggi è stata ascoltata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

Secondo la testimone, a citofonare a Mirella e a farla scendere prima della scomparsa è stata “sicuramente una persona che conosceva perché altrimenti non sarebbe mai scesa”. Per Sommei la ragazza è scesa “perché conosceva chi ha suonato al citofono”. “Non era diffidente”, ma “per dire anche alla madre ‘scendo un minuto’, sicuramente era qualcuno che conosceva”.

Nei giorni che hanno preceduto la scomparsa, “non era cambiata, era sempre uguale, solare, carina nei nostri confronti, era una bella persona”. Sommei ha affermato di averla vista per l’ultima volta “a scuola, ma non ho notato che fosse diversa in quei giorni”.

Il 7 maggio 1983 qualcuno citofonò a casa Gregori. Disse di chiamarsi Alessandro e Mirella raccontò alla madre che si trattava di un suo amico delle scuole medie e che si erano dati appuntamento alle 15.30 a Porta Pia. Alle 15.20 uscì e non rientrò mai più in casa. “Mirella aveva un debole per questo…

Fascicolo Orlandi vuoto, De Priamo: “Quei materiali potevano aiutarci sulla scomparsa di Emanuela”

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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