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Dieci aggressioni a coppie per manifestare affetto in pubblico

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Dieci aggressioni a coppie per manifestare affetto in pubblico

Due giovani sono stati aggrediti a Roma, in zona Malatesta, mentre tornavano a casa dopo il Capodanno, semplicemente per il fatto di essere una coppia omosessuale. L’associazione Gaynet ha reso nota la vicenda, supportando i ragazzi nel processo di denuncia. Secondo la ricostruzione, un gruppo di dieci persone si è accanito su Sthepano, originario del Perù, e sul suo fidanzato Matteo, aggredendoli verbalmente e fisicamente.

I dettagli dell’aggressione

Durante l’aggressione, “dopo 15 minuti di botte e minacce”, i due giovani hanno dovuto recarsi al pronto soccorso a piedi, poiché non c’erano ambulanze disponibili. Sthepano ha subito un trauma cranico, un naso rotto e contusioni, con una prognosi di 25 giorni. In seguito, ha dichiarato: “Vogliamo che la nostra storia sia da esempio. Vogliamo che tutto questo finisca, tenersi per mano o scambiarsi uno sguardo romantico deve essere un gesto normale per tutti. Vogliamo reagire alla paura, perché con la paura di essere se stessi non si vive.” Le istituzioni locali sono state informate e un presidio è stato organizzato per il 4 gennaio.

La posizione di Gaynet

Rosario Coco, presidente di Gaynet, ha commentato l’episodio sottolineando che “quello che è successo a Sthepano è il risultato di tutte quelle leggi di uguaglianza che ancora non ci sono”, evidenziando il vergognoso 36esimo posto dell’Italia nella Rainbow Map di Ilga Europe. Ha aggiunto: “La solidarietà non basta più e per ammettere di aver sbagliato, o di non aver fatto abbastanza, non è mai troppo tardi.”

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Malamovida da San Lorenzo a corso Trieste: fiumi di alcol in strada senza licenze né regole, un vero caos per i residenti

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Malamovida da San Lorenzo a corso Trieste: fiumi di alcol in strada senza licenze né regole, un vero caos per i residenti

Post per i social (280 caratteri):
Incredibile a Roma! La statua di Pasquino ha parlato e stavolta ha detto la sua su politica e corruzione. Un classico esempio di satira romana che continua a far discutere. Leggi l’articolo per scoprire tutto! #Roma #Satira #Politica #Corruzione


Roma, 14 Aprile 2025 – Un evento che ha lasciato tutti a bocca aperta è avvenuto nella capitale italiana. La storica statua parlante di Pasquino ha "parlato" di nuovo, questa volta con un messaggio che ha fatto tremare i palazzi del potere. "La politica italiana è un covo di ladri e corrotti" ha dichiarato la statua, come testimoniato da numerosi passanti che hanno subito condiviso la notizia sui social.

La statua di Pasquino prende posizione

La statua di Pasquino, conosciuta per la sua lunga tradizione di satira politica, ha sempre avuto la capacità di riflettere l’opinione pubblica in modo pungente e senza filtri. Questa volta il suo commento non ha risparmiato nessuno, colpendo direttamente al cuore della classe politica romana.

La reazione dei politici

Naturalmente, il mondo politico non è rimasto indifferente. Alcuni parlamentari hanno risposto con sdegno accusando la statua di essere strumentalizzata da forze oscure, mentre altri hanno cercato di sdrammatizzare la situazione con battute ironiche. La tensione è alta e l’opinione pubblica è divisa: chi applaude la sincerità della statua e chi teme ripercussioni.

L’eco sui social media

In men che non si dica, l’evento è diventato virale su tutte le piattaforme social. #Pasquino #SatiraPolitica è trend topic su Twitter e Instagram, con migliaia di post e meme che celebrano o criticano il messaggio della statua. La satira ha sempre avuto un ruolo centrale nella cultura italiana e questa vicenda lo dimostra ancora una volta.

Roma #Satira #Politica #Corruzione

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Lo schianto con l’auto contro l’albero, forse era distratto dal cellulare mentre fumava una canna

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Lo schianto con l’auto contro l’albero, forse era distratto dal cellulare mentre fumava una canna

Post per i social (280 caratteri): Tragedia a Roma: Leonardo Scollato, 26 anni, perde la vita in un incidente stradale. La sua Mini Cooper si schianta contro un albero. Nessun altro coinvolto, forse distratto dal cellulare. #Roma #Incidente #Tragedia #SicurezzaStradale


Percorreva il viale a velocità sostenuta e, improvvisamente, forse per una distrazione ha perso il controllo dell’auto schiantandosi contro un albero di viale della Grande Muraglia, in zona Torrino, a Roma. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 intervenuto sul posto: Leonardo Scollato, romano, 26 anni è morto sul colpo. Ennesima tragedia sulle strade della Capitale ma stando ai rilievi della Municipale – a intervenire gli uomini del X Gruppo Mare – il ragazzo avrebbe fatto tutto da solo. Stando anche alle testimonianze di alcuni automobilisti che sabato sera intorno alla mezzanotte sono passati sul luogo dell’incidente e hanno poi chiamato per primi i soccorsi, la Mini Cooper guidata dal 26enne non avrebbe avuto nessun contatto con altri veicoli né l’incidente sarebbe stato provocato da un sorpasso azzardato.

LE INDAGINI

L’ipotesi più probabile è che Scollato, assicuratore di professione, si sia distratto forse dall’uso del cellulare e abbia così perso il controllo su un tratto dove la velocità, pur con i limiti imposti, è sempre molto elevata trattandosi di una viale a lunga percorrenza. «Su questa strada si corre troppo, le rotatorie non sono bastate a fare desistere gli automobilisti a non spingere sull’acceleratore», affermano i residenti.
L’auto si trovava sulla corsia centrale e la direzione di marcia non era verso il centro. Scollato stava tornando a casa dalle parti di via del Pianeta Saturno, era da solo, aveva trascorso la serata fuori con amici. Grande la tristezza e lo sgomento di chi lo conosceva. L’auto è stata posta sotto sequestro e analogamente il cellulare per verificare se, ad esempio, il ragazzo abbia scritto o ricevuti messaggi o telefonate pochi istanti prima di perdere il controllo del mezzo.

IPOTESI MALORE

La salma, trasferita al policlinico di Tor Vergata mentre il pubblico ministero di turno ha disposto il nullaosta per la riassegnazione alla famiglia. Da valutare una possibile autopsia: non è esclusa, infatti, neanche l’ipotesi che il 26enne si sia sentito male e sia dunque finito contro l’albero svenendo nell’abitacolo. «Abbiamo sentito un grande rumore e abbiamo capito subito che si trattava di un incidente», hanno commentato alcuni residenti che abitano proprio dove è avvenuta la tragedia. La polizia locale ha acquisito le testimonianze dei primi soccorritori ma, al momento di testimoni diretti e oculari che abbiano assistito all’intera dinamica non ce ne sono. In fase di analisi anche le immagini dei sistemi di video sorveglianza di zona. Tra videocamere pubbliche e private, molto probabilmente si riuscirà a definire meglio la dinamica di questo ennesimo incidente.

I DATI

Ad oggi sulle strade della Capitale sono morte ventuno persone a seguito di incidenti stradali (esclusi, dunque, i pedoni investiti). L’anno scorso, fanno sapere dal Comando Generale dei vigili urbani, nello stesso periodo le persone morte a seguito di sinistri erano state trenta. Quindi un numero maggiore. In totale nel 2024 ci sono state 126 vittime.

Roma #Incidente #Tragedia #SicurezzaStradale

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