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Cronaca

Giustificazioni false per i servizi sociali e divieti di frequentazione con pregiudicati: cosa è accaduto

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Giustificazioni false per i servizi sociali e divieti di frequentazione con pregiudicati: cosa è accaduto

Arrestato nella notte Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma. L’ex primo cittadino si trova nel carcere di Rebibbia dopo essere stato raggiunto da un provvedimento di revoca dei servizi sociali che erano stati concessi dal tribunale di Sorveglianza. Alemanno è stato condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per l’accusa di traffico di influenze illecite in uno dei filoni della maxi inchiesta Mondo di Mezzo. La decisione del tribunale sarebbe legata, in base a quanto si apprende, a trasgressioni nel rispetto della pena alternativa.

Arrestato Alemanno, cosa è successo

Il tribunale di Sorveglianza di Roma ha emesso nei confronti dell’ex sindaco Gianni Alemanno un provvedimento d’urgenza contestando di non avere rispettato le prescrizioni previste nell’affidamento ai servizi sociali. L’ex ministro, condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi, doveva svolgere attività presso la struttura «Solidarietà e Speranza» che si occupa di famiglie in difficoltà e soggetti vittime di violenze. Tra i divieti previsti anche quello di non lasciare la propria abitazione prima delle 7 del mattino e rincasare entro le 21. Su istanza della difesa, che chiede il ripristino della misura alternativa, dovrà essere ora fissata un’udienza davanti alla Sorveglianza che si svolgerà nelle prossime settimane.

Le accuse

I giudici, in base a quanto si apprende, contestano alcuni episodi di violazione a cui Alemanno avrebbe fornito giustificazione poi risultate false. Il rischio è che Alemanno, che ha iniziato l’attività presso la struttura nel novembre del 2023, si veda revocato il «presofferto» e debba, quindi, scontare per intero la pena passata in giudicato. Tra le prescrizioni previste nell’affidamento ai servizi sociali per l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, c’è anche il divieto di frequentare soggetti pregiudicati così come avviene per tutti gli «affidati».

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Scontro tra giovani a Monterotondo, ferito un 18enne

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Scontro tra giovani a Monterotondo, ferito un 18enne

Scoppia l’ennesima rissa tra giovanissimi a Monterotondo, dove un diciottenne è stato accoltellato e ricoverato in ospedale. L’episodio risale al 6 dicembre scorso, quando nove ragazzi, cinque maggiorenni e quattro minorenni, hanno avuto un acceso confronto verbale fuori da un ristorante, che è degenerato in una zuffa. Durante il confronto, un ragazzo di 23 anni, originario di Fonte Nuova, ha accoltellato il suo avversario.

Provvedimenti legali

I carabinieri di Monterotondo hanno recentemente eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del tribunale di Tivoli, per l’indagato accusato di rissa e lesioni personali. Per lui è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di Fonte Nuova e l’obbligo di permanenza in casa dalle ore 20 alle sette del mattino.

Denunce per i partecipanti

Per altri otto partecipanti, tra cui alcuni minorenni di 15 e 16 anni e alcuni appena maggiorenni, sono scattate denunce a piede libero per rissa. È stato inoltre emesso il daspo Dacur, che prevede il divieto di accesso ai locali notturni nelle vicinanze del luogo dove è avvenuta la rissa per uno o due anni, a seconda dei casi.

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Roma, allerta per un ladro di donne a Monteverde con casco integrale

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Roma, allerta per un ladro di donne a Monteverde con casco integrale

Un aggressore, descritto come “un vigliacco” dalla vittima, continua a seminare paura tra le donne di Monteverde. Patrizia racconta l’episodio doloroso avvenuto mentre tornava a casa dopo il lavoro. Mentre stava chiudendo la sua auto in via Enrico Guastella, un uomo le ha strappato la borsa, portandole via oltre alle chiavi di casa, il portafoglio e vari oggetti personali.

“Ha agito repentinamente: è stato un fulmine”, dice Patrizia, ancora scossa dall’accaduto. La vittima stima di aver subito danni per oltre 1000 euro e ha già cambiato la serratura della propria casa. Nonostante non sia riuscita a scattare una foto, ricorda che il rapinatore indossava un casco integrale di colore nero, un dettaglio significativo poiché questo dettaglio lo collega ad altri crimini simili nel quartiere.

Altre vittime

Patrizia non è l’unica persona ad essere stata colpita da questo “uomo col casco”. Un’altra donna, Susanna, ha subito un’aggressione con la sottrazione di una borsa contenente importanti documenti clinici, mai più ritrovati. Anche un’altra signora di Monteverde ha sperimentato un violento scippo da questo soggetto, a tal punto da rischiare di cadere a terra.

Appello alla prudenza

Le testimonianze suggeriscono che l’aggressore prende di mira donne più mature che si trovano in situazioni di vulnerabilità. “Care signore”, conclude Patrizia, “per favore, prestate attenzione e denunciate”.

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