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Il più grande impianto fotovoltaico in un aeroporto europeo a Fiumicino: energia pari al consumo di 30mila case

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Il più grande impianto fotovoltaico in un aeroporto europeo a Fiumicino: energia pari al consumo di 30mila case

La Solar Farm di Fiumicino è il più grande impianto solare in un aeroporto europeo, con energia pari al consumo di 30mila case o al pieno di un milione di automobili. Consentirà di ridurre di 11mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica, in linea con l’obiettivo Net Zero Carbon previsto entro il 2030. La nuova Solar Farm dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino è il più grande impianto solare in uno scalo europeo e tra i più estesi a livello globale. In realtà sarebbe più corretto parlare di fotovoltaico, perché i pannelli solari sfruttano i raggi per scaldare l’acqua e gli impianti di riscaldamento, mentre i pannelli fotovoltaici convertono le radiazioni solari in energia elettrica. L’impianto, progettato da Aeroporti di Roma e realizzato da Enel, raggiungerà una potenza tale da soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane oppure, ad esempio, di fare il pieno a un milione di automobili, e consentirà di ridurre di 11mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica, in linea con l’obiettivo Net Zero Carbon previsto entro il 2030. La solar farm è stata posizionata lungo il lato Est della Pista 3 dell’aeroporto di Fiumicino, si estende per quasi 2,5 chilometri ed è composta da circa 55mila pannelli. L’investimento complessivo per realizzare il progetto è stato di circa 50 milioni di euro. “Il lancio della nuova Solar Farm consolida il nostro impegno nella transizione green e nella decarbonizzazione con una infrastruttura unica nel suo genere in tutto il panorama aeroportuale internazionale. L’indipendenza energetica garantita da questa nuova progettualità al nostro…

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SUV assassino travolge agente sulla Pontina: quando il lusso diventa letale

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SUV assassino travolge agente sulla Pontina: quando il lusso diventa letale

Un agente di polizia è rimasto gravemente ferito in un drammatico incidente sulla Pontina a Roma, travolto da un SUV mentre interveniva su un altro schianto avvenuto in piena notte. Questa vicenda mette in luce i rischi quotidiani affrontati dalle forze dell’ordine, in un contesto di traffico caotico e forse evitabili errori umani, alimentando discussioni su "la sicurezza stradale e l’efficacia delle misure preventive".

Agente travolto da SUV durante intervento d’emergenza: un promemoria brutale dei pericoli sul campo, tra caos e ritardi. #IncidentePontina #PoliziaRoma #SicurezzaStradale

Le dinamiche dell’incidente

L’agente era intervenuto per gestire un primo schianto sulla strada when, improvvisamente, è stato colpito da un SUV in transito. Fonti riportano che l’evento ha coinvolto veicoli in movimento rapido, evidenziando le sfide operative in zone ad alto rischio come la Pontina.

Le ripercussioni immediate

Subito dopo l’impatto, sono state attivate le procedure di emergenza, con l’arrivo di ambulanze e squadre di soccorso. L’incidente ha causato traffico congestionato e ha sollevato interrogativi su "l’addestramento e i protocolli per gli agenti in situazioni ad alto rischio".

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Scandalo sul lavoro a Roma: Cgil spinge per referendum nel Lazio dopo 107 vittime nel 2024

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Scandalo sul lavoro a Roma: Cgil spinge per referendum nel Lazio dopo 107 vittime nel 2024

107 operai morti nel Lazio nel 2024: la CGIL spinge per un referendum sulla sicurezza sul lavoro, accusando il sistema di trascurare i rischi per i profitti. Ma chi paga davvero il prezzo? #LavoroSicuro #CGIL #Roma #IncidentiSulLavoro

L’allarme arriva da un’iniziativa della CGIL, che punta i riflettori sugli incidenti sul lavoro a Roma e nel Lazio, con un bilancio drammatico di 107 morti quest’anno. Questa campagna per un referendum mira a imporre regole più severe, ma in un clima dove le aziende tagliano angoli, ci si chiede se sia solo un’altra promessa vuota. L’immagine di un operaio vittima di questi incidenti, come quella circolata online, , serve da monito crudo.

L’iniziativa della CGIL

La CGIL sta mobilitando sostegno per un referendum che potrebbe rivoluzionare le norme sulla sicurezza, criticando apertamente le lacune del sistema. Senza mezzi termini, l’organizzazione sottolinea come “107 morti nel 2024” non siano solo numeri, ma vite spezzate da negligenze evitabili, in un contesto dove la politica spesso guarda dall’altra parte.

I numeri allarmanti

Nel Lazio, i dati parlano chiaro: 107 decessi legati al lavoro nel 2024 alone, con Roma al centro di denunce per condizioni precarie. Questa escalation solleva domande scomode su chi dovrebbe garantire la protezione, in un paese dove le regole sembrano flessibili quanto i contratti a tempo determinato. La CGIL insiste che è ora di agire, prima che i numeri salgano ancora.

Prossimi passi

Mentre la campagna per il referendum guadagna momentum, le pressioni su istituzioni e imprese crescono, con appelli a non ignorare più la realtà. La CGIL continua a organizzare eventi e petizioni, puntando a un voto che potrebbe scuotere lo status quo, in un dibattito che non ammette silenzi.

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