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La villa di Berlusconi a Roma non è più in vendita, diventerà sede di rappresentanza di Fininvest

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La villa di Berlusconi a Roma non è più in vendita, diventerà sede di rappresentanza di Fininvest

L’ex Villa Zeffirelli, conosciuta anche come Villa Grande, di proprietà della famiglia Berlusconi, non sarà più venduta. La decisione è stata presa per trasformarla in sede di rappresentanza del gruppo Fininvest. L’abitazione era stata messa in vendita per diciassette milioni di euro ma ora non sarà più ceduta. Villa Grande è stata acquistata nel 2001 da Silvio Berlusconi e recentemente era tornata alle cronache per un tentativo di furto sventato dai vigilanti. Al suo interno, la villa ospita pregiati mosaici e busti romani, una piscina riscaldata e alberi secolari. La notizia è stata riportata da Il Sole 24 Ore, fonte vicina al gruppo Fininvest. La dimora era stata acquistata per quattro milioni di euro nel 2001 e concessa in comodato gratuito al regista Franco Zeffirelli.

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Le foto di Emanuela sequestrate fuori dalla basilica di Santa Maria Maggiore da Pietro Orlandi

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Le foto di Emanuela sequestrate fuori dalla basilica di Santa Maria Maggiore da Pietro Orlandi

Pietro Orlandi ha denunciato che alcune persone sono state impedite di accedere alla Basilica di Santa Maria Maggiore con le foto di Emanuela Orlandi nel loro zaino dopo un sit-in dedicato alla sorella scomparsa più di 40 anni fa. Gli addetti alla sicurezza hanno trovato le foto e le hanno trattenute fuori dalla basilica, restituendole solo alla fine della visita. Una situazione paradossale che ha suscitato la protesta del fratello della giovane scomparsa.

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Studente sospeso per 15 giorni per aver inviato foto di compagne e professoresse nude sulla chat di classe.

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Studente sospeso per 15 giorni per aver inviato foto di compagne e professoresse nude sulla chat di classe.

Uno studente di un liceo romano è stato sospeso dalla scuola per aver realizzato fotomontaggi con i volti delle compagne di classe su corpi privi di vestiti. Le immagini sono state condivise in chat con altri studenti, ma non sono state pubblicate online. L’episodio è stato segnalato alla Polizia Postale, che sta indagando sul caso. Lo studente è stato sospeso per quindici giorni, ma alcuni studenti chiedono una sanzione più severa. Il collettivo studentesco ha scritto un comunicato in sostegno alle vittime e critico nei confronti della scuola per non avere affrontato adeguatamente la questione.

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