I Comuni di Anzio e Nettuno potrebbero essere sciolte a causa di infiltrazioni mafiose che coinvolgono i clan della ‘ndrangheta. Le intercettazioni telefoniche rivelano un condizionamento e una strategia per dividere gli appalti, facilitando affidamenti diretti. Un arrestato ha ammesso: “L’appalto ce lo famo noi”. Un’indagine della commissione d’accesso ha portato a sessantacinque arresti per associazione mafiosa. Gli enti locali del litorale romano sono sotto controllo per evitare controlli e affidare lavori alle ditte vicine alla ‘ndrangheta. Particolarmente interessati sono i settori delle concessioni demaniali e dell’edilizia cimiteriale. La commissione prefettizia sta analizzando documenti collegati alle attuali giunte guidate dai sindaci Candido De Angelis e un’altra figura non specificata.
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L’appalto ce lo fa la ‘ndrangheta di Anzio e Nettuno: setacciate affidamenti e gare.
