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L’emergenza peste suina a Roma è finita: la regione Lazio non è più zona rossa. Forma attiva: L’emergenza peste suina è finita a Roma: la regione Lazio non è più zona rossa.

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L’emergenza peste suina a Roma è finita: la regione Lazio non è più zona rossa. 

Forma attiva: L’emergenza peste suina è finita a Roma: la regione Lazio non è più zona rossa.

La peste suina non è più un’emergenza nella regione Lazio. Il Ministero della Salute ha dichiarato l'”eradicazione a Roma e provincia”. L’emergenza è finita grazie alla collaborazione delle istituzioni, esperti e attori coinvolti. Si è conclusa anche la zona rossa per bloccare la diffusione della malattia. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato l’importanza dell’azione coordinata per arginare la diffusione della malattia. Restando vigili in caso di reintroduzione del virus a Roma.

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Domenico Petrini, sindaco di Subiaco, morto per un malore in Comune all’età di 38 anni

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Domenico Petrini, sindaco di Subiaco, morto per un malore in Comune all’età di 38 anni

Il sindaco di Subiaco, Domenico Petrini, è deceduto dopo aver accusato un malore mentre si trovava in Comune. La notizia ha provocato messaggi di cordoglio da parte delle figure politiche della Regione Lazio e del Governo. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso il suo dolore per la perdita di Petrini, elogiandone l’amore per il territorio e il servizio politico. Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, cresciuto a Subiaco, ha espresso tristezza per la morte del sindaco, descrivendolo come un giovane pieno di entusiasmo e intelligenza. Petrini aveva 38 anni e si è sentito male mentre stava lavorando ad un evento imminente.

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Killer di Yrel Peña Santana non avrà rito abbreviato per essere ucciso a coltellate in casa a Cassino

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Killer di Yrel Peña Santana non avrà rito abbreviato per essere ucciso a coltellate in casa a Cassino

La Corte costituzionale ha deciso che Sandro Di Carlo, il presunto assassino di Yirel Peña Santana, non potrà essere giudicato con il rito abbreviato. Il crimine risale al maggio del 2023, quando la donna è stata uccisa nel suo appartamento a Cassino. Il processo potrebbe includere una nuova perizia psichiatrica e, in caso di conferma delle aggravanti, Di Carlo rischierebbe una lunga pena, compreso l’ergastolo. Le indagini hanno portato alla rapida identificazione dell’assassino grazie a un’impronta insanguinata trovata sulla scena del crimine. Nonostante le prove, Di Carlo ha sempre negato le accuse. Al momento è detenuto nel carcere di Regina Coeli.

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