Cronaca
Papa Francesco celebra la consacrazione di Tarantelli, nuovo vescovo del Vicariato di Roma

La scorsa settimana Papa Francesco non si era recato al Laterano per aprire la Porta Santa, ma oggi ha fatto un’eccezione per l’ordinazione episcopale di monsignor Renato Tarantelli, vicegerente della diocesi di Roma. Tarantelli, un giovane prete che ha rapidamente guadagnato la fiducia del pontefice, è considerato uno degli uomini più influenti del Vicariato, subito dopo il cardinale vicario Baldassare Reina. La presenza di Papa Bergoglio durante la cerimonia sottolinea la sua volontà di supportarlo.
La storia di Renato Tarantelli
Renato Tarantelli Baccari è nato il 25 aprile 1976 a Roma e ha origini da Rignano Garganico. Dopo una carriera come avvocato e insegnante universitario, è stato ordinato sacerdote a 41 anni. In breve tempo ha assunto l’incarico di parroco e ha raggiunto posizioni di grande responsabilità, gestendo anche il patrimonio del Laterano e il vasto settore immobiliare della basilica.
Critiche e sostegno
Nonostante la fiducia di alcuni, le voci critiche non sono mancate. Parte del clero romano esprime diffidenza nei suoi confronti, sia per la sua carriera straordinaria che per l’assenza di trasparenza in alcune decisioni immobiliari. La linea rigorosa di spending review imposta da Papa Francesco ha contribuito a queste tensioni, in un contesto già difficile per il Vaticano.
Futuro e aspettative
Il nuovo Cardinale vicario ha sottolineato l’importanza di accelerare i processi in vista del Giubileo, evidenziando la necessità di conferire maggiori poteri a Roma capitale, riferimento che potrebbe influenzare le future decisioni del Vicariato.
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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