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Cronaca

Parcheggi in Piazza Vivona occupati da società di noleggio, residenti chiedono interventi per la vivibilità

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Parcheggi in Piazza Vivona occupati da società di noleggio, residenti chiedono interventi per la vivibilità

Segnalazioni dai residenti di Via della Chimica 12 riguardano la situazione dei parcheggi in Piazza Francesco Vivona, dove si osserva un’occupazione eccessiva degli spazi pubblici da parte di tre società di noleggio auto. Queste aziende, infatti, approfittano delle esenzioni sulle strisce blu, creando disagi significativi per la viabilità locale e per la sosta.

Le segnalazioni dei residenti

I cittadini hanno notato che le società di noleggio, che gestiscono un elevato numero di veicoli ibridi, occupano sistematicamente i parcheggi pubblici senza pagare per il servizio. Di conseguenza, i residenti trovano sempre più difficile parcheggiare le proprie auto, specialmente nelle ore di punta. Inoltre, l’occupazione degli spazi da parte delle auto non ibride di queste aziende e le operazioni di pulizia effettuate in strada contribuiscono a rendere impraticabili i marciapiedi e a bloccare il transito, con ripercussioni sulla sicurezza per i mezzi di emergenza.

Le richieste

I residenti hanno sollevato diverse problematiche legate al traffico intenso e alla qualità dell’aria, aggravate dalla presenza di scuole e uffici pubblici nella zona. A fronte della scarsa risposta delle autorità, i cittadini hanno formulato specifiche richieste: un intervento sulla gestione delle società di noleggio per limitare l’occupazione prolungata dei parcheggi pubblici, l’assegnazione di posti auto riservati ai residenti, e la riqualificazione ambientale di Via della Chimica e Piazza Vivona. Quest’ultima previsione include la piantumazione di alberi per migliorare la qualità dell’aria e ridurre il calore urbano, possibilmente impiegando fondi del PNRR. Infine, chiedono una maggiore presenza della Polizia Municipale per garantire una viabilità regolare e prevenire abusi.

Per i residenti, la gestione aggressiva dei parcheggi da parte delle società di noleggio riveste un ruolo centrale nei disagi quotidiani e la riqualificazione ambientale è vista come un passo fondamentale verso un miglioramento della vivibilità dell’area.

Cronaca

A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

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A cinque giorni dal delitto, i resti dell’omicidio di Zhang sono ancora in strada.

Incredibile degrado a Roma: le coperte termiche abbandonate da lunedì sera testimoniano il caos totale davanti al civico 62 di via Prenestina, dove un commando di sicari ha fatto fuori un boss cinese e la sua compagna in un regolamento di conti da film. Ma chi se ne occupa? La città è un disastro, con i residenti che si lamentano ma non muovono un dito, mentre i “signori” dell’ombra gestiscono il quartiere come un feudo personale. #RomaDegrado #CrimineStradale #BossCineseUcciso #NotizieVirali

La scena del crimine dimenticata

Le coperte termiche, lasciate lì da lunedì sera, sono ancora sparpagliate sul marciapiede come un macabro souvenir. Nessuno si è preso la briga di rimuoverle, trasformando la zona in un’attrazione per curiosi e fotografi. È il classico esempio di come Roma stia affondando nel suo stesso disordine, con l’amministrazione che guarda dall’altra parte mentre il degrado dilaga.

L’agguato e le vittime

Un commando di sicari ha aperto il fuoco senza pietà, eliminando il boss cinese – un tipo che si diceva controllasse affari loschi nel quartiere – e la sua compagna. Testimoni parlano di spari improvvisi e fuga rapida, ma nessuno ha visto niente, come al solito. Questa storia puzza di criminalità organizzata, con i soliti sospetti che giocano a fare i padroni della città, ignorando le regole e lasciando il resto di noi a pulire i cocci.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

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Le gang di Termini in tuta e armate cacciano turisti: un tifoso di Bodo tra le vittime.

In una città eterna come Roma, le notti si trasformano in un vero e proprio Far West: aggressioni, rapine e un tifoso del Bodo Glimt – quei poveretti norvegesi che pensavano di godersi una partita – accoltellato alla mano in piena zona rossa, dove la sicurezza è un optional. E mentre il titolare del Twins Bar blabla che le cose vanno meglio solo in via Giolitti, il resto della città affoga nel caos. #RomaSottoAssedio #CriminalitàRomana #TifosiSfigati #NotteDeiBar

Il Caos Notturno a Roma

Le strade della Capitale, un tempo sinonimo di gladiatori e imperi, ora pullulano di teppisti che colpiscono di notte. Parliamo di una zona rossa che dovrebbe essere blindata, ma dove le rapine fioccano come se fosse un invito a nozze. I residenti e i turisti – soprattutto quei fanatici del calcio che arrivano da chissà dove – si trovano nel mirino, con aggressioni che lasciano il segno, letteralmente.

La Vittima Inconsapevole

Tra le vittime spicca un tifoso del Bodo, quel club norvegese che probabilmente ha sbagliato continente. Il tizio è stato accoltellato alla mano durante una serata che doveva essere di festa, ma si è trasformata in un incubo. Chissà se ha pensato: “Meglio il freddo del Nord che ‘sta follia romana”? La polizia? Beh, sembra più impegnata a fare selfie che a pattugliare le strade.

La Parola del Titolare del Bar

Il proprietario del Twins Bar, un tipo che ne ha viste di tutti i colori, ammette senza troppi giri di parole: “La situazione è migliorata solo in via Giolitti”. Peccato che il resto del quartiere sia un disastro, con delinquenti che girano liberi come se fosse un parco giochi. Magari se smettessimo di chiacchierare e agissimo, Roma tornerebbe a essere la città dei sogni, non degli incubi.

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