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Partorisce nel piazzale senza tempo per entrare in ospedale.

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Partorisce nel piazzale senza tempo per entrare in ospedale.

Nel piazzale di fronte al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, una donna ha sorprendentemente partorito questa mattina, tenendo la neonata in braccio al ritorno del compagno con la carrozzina. La situazione è iniziata quando alla donna si sono rotte le acque e insieme al marito ha preso la macchina per raggiungere l’ospedale. Dopo essersi parcheggiato, il compagno è entrato in ospedale per procurarsi una carrozzina ma al suo ritorno ha trovato la moglie già partorita con la neonata in braccio. Entrambe madre e figlia sono state trasportate in ambulanza all’ospedale per ulteriori cure e sono ora ricoverate nel reparto di Ostetricia e Neonatologia del Santa Maria Goretti.

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Affitto di un terreno di 200 metri quadri utilizzato come discarica abusiva di rifiuti pericolosi

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Affitto di un terreno di 200 metri quadri utilizzato come discarica abusiva di rifiuti pericolosi

Una donna di 43 anni è stata denunciata dai carabinieri per aver affittato un terreno di 200 metri quadri e averlo trasformato in una discarica abusiva a cielo aperto per rifiuti speciali a Tivoli. I militari hanno scoperto la situazione durante un servizio di controllo sulle discariche abusive nel territorio. La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata gravemente indiziata per il reato di gestione illecita di rifiuti pericolosi. Il terreno è stato posto sotto sequestro e nell’operazione hanno partecipato anche i carabinieri del Nucleo Forestale di Guidonia e di altre stazioni. Tra i rifiuti pericolosi trovati nel terreno ci sono taniche con…

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Nipotino violentato per anni: “Sono stato denunciato, il mostro è lui. Non sono mica un criminale io”

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Nipotino violentato per anni: “Sono stato denunciato, il mostro è lui. Non sono mica un criminale io”

Lo zio sessantanovenne è tornato in tribunale per essere accusato di violenza su uno dei nipoti per un periodo di quattro anni. La condanna a 12 anni è stata confermata in Appello. Le violenze, perpetrate tra il 2016 e il 2020, sono state rivelate quando il giovane ha parlato con una psicologa. Durante il processo, lo zio ha negato di essere un criminale e ha parlato di un complotto ai suoi danni.

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