Cronaca
Richiesta di 200 euro per un taxi da via Gregorio VII al quartiere Trieste

È la notte di San Silvestro, un momento di festa che quest’anno ha portato sorprese poco gradite per molti romani. Con l’ingresso del nuovo Codice della Strada e l’aumento della paura di controlli severi, molti hanno cercato di evitare di mettersi al volante dopo aver bevuto, rivolgendosi a servizi di trasporto privato come Uber. Tuttavia, si sono trovati di fronte a tariffe elevate e difficoltà nel trovare un mezzo, tanto da rimpiangere la comodità di trascorrere la serata a casa.
Le storie
Elena, 28 anni, racconta la sua esperienza: «Mai visto nulla del genere nella mia Torino. Ho pensato di chiamare un Uber. Mai avessi fatto questa scelta! Sono stata costretta a pagare 80 euro per l’andata e 100 euro per il ritorno!». Anche Edoardo, 26 anni, ha affrontato una situazione simile: «Alle 2.30 ero a Gregorio VII, ma i prezzi Uber erano folli. Volevano 200 euro per una corsa che normalmente ne costa una ventina!».
Il dramma
Il costo dei trasporti in città è schizzato alle stelle, rendendo il passaggio da una zona all’altra più caro di un biglietto aereo. Uber, presente in Italia dal 2013, sembra aver dimenticato la trasparenza nel servizio. In questa situazione, molti romani hanno preferito lasciare l’auto a casa per evitare multe e sanzioni, solo per scoprire che il costo del trasporto a casa superava quello della serata.
Le iniziative
Non tutto è perduto, poiché il Comune di Roma ha annunciato l’introduzione di mille nuove licenze taxi, con l’intento di migliorare la mobilità. Tuttavia, i taxi sono rimasti introvabili durante le festività. Alcuni utenti sui social hanno lamentato: «Se rimani a piedi il 31 dicembre, nessuno ti aiuta, né i taxi, né Uber!». Per alleviare la situazione, molti romani hanno trovato soluzioni nella “condivisione” delle corse, simili a BlaBlaCar, per risparmiare sui costi. In sostanza, il 2025 è iniziato tra tariffe elevate e corse introvabili, e a molti è sembrato che l’unico brindisi di Capodanno fosse al portafoglio.
Cronaca
Un misterioso attentato a Roma: la bomba “Cobra” nel citofono di un condominio all’Appio

MisteriosaEsplosioneInCittà: Un boato assordante sconvolge via Faleria e lascia tutti senza fiato!
L’Allarme Mattutino
Immaginate di essere in una tranquilla mattina quando, all’improvviso, un boato fortissimo squarcia l’aria, seguito da una densa coltre di fumo e un odore penetrante di zolfo. È successo proprio alle 10:20, trasformando un normale giorno in un enigma da brividi. Gli abitanti del palazzo in via Faleria si sono ritrovati di fronte a una scena da film, con il citofono completamente distrutto da quella che sembra una mini-bomba artigianale. Ma cosa c’è dietro questo atto misterioso?
Le Domande che Affascinano
Chi potrebbe aver orchestrato un gesto così audace e perché proprio in quel luogo? Le autorità sono già al lavoro per indagare, ma dettagli come questi alimentano la curiosità: era un avvertimento, un errore o qualcosa di più sinistro? Gli esperti parlano di un dispositivo rudimentale, ma la vera domanda è se questo sia solo l’inizio di una serie di eventi inaspettati. Restate sintonizzati per scoprire gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti col fiato sospeso!Cronaca
La tragedia di Francesca Ianni a Roma: un albero caduto e i ritardi sui pioppi pericolosi

Sconvolgente: A quattro mesi dalla morte di Francesca Ianni sotto un albero fatale, Roma abbatte altri giganti verdi – ma cosa nasconde questa mossa improvvisa? #TragediaNelParco #MisteroAlberi
L’Intervento Inatteso del Comune
A Roma, nel quartiere di Colli Aniene, il Comune ha deciso di abbattere gli alberi dello stesso filare che ha causato la tragica morte di Francesca Ianni, la quarantacinquenne schiacciata da un pioppo crollato nel parco Livio Labor lo scorso 23 dicembre. Amici e familiari sono rimasti sbalorditi da questa azione, che arriva solo ora, lasciando aperte domande inquietanti su come e perché quell’albero sia crollato così facilmente. Fabio Ianni, il fratello della vittima, ha espresso la sua rabbia, chiedendosi se qualcuno avesse ignorato i segnali di pericolo, trasformando una giornata di festa in un incubo perenne.
Le Domande Senza Risposta
Mentre la famiglia attende risposte dall’inchiesta della Procura, le ferite emotive restano aperte. Fabio Ianni si è sfogato, evidenziando come notizie del genere rendano le feste ancora più dolorose, con i nipoti che dovranno convivere per sempre con quelle immagini terrificanti. “È assurdo che il Comune abbia aspettato tanto per agire, quando una semplice ispezione avrebbe potuto salvare vite”, ha dichiarato, puntando il dito su possibili negligenze che hanno stravolto la vita di Francesca e della sua amica Alessia, sopravvissuta per miracolo ma con lesioni permanenti. Eppure, dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale, alimentando il sospetto che ci sia molto di più da scoprire.Gli Sviluppi dell’Inchiesta
I familiari di Francesca, assistiti dal loro legale, hanno già mosso i primi passi concreti: una richiesta di risarcimento danni e la nomina di un perito per analizzare lo stato dell’albero crollato. Dal Dipartimento Tutela Ambientale, intanto, spiegano che i tre alberi abbattuti presentavano condizioni simili, giustificando l’intervento per motivi di sicurezza pubblica. Ma queste precisazioni non placano i dubbi della famiglia, determinata a svelare la verità su cosa abbia davvero causato quella tragedia. Francesca, una donna coraggiosa e legata alla sua Roma, meritava di più, e ora tutti si chiedono se altre vite siano a rischio in quel parco dimenticato.
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