Cronaca
Trovato senza vita in auto vicino Roma, mistero di pistola e farmaci prescritti
È stato ritrovato senza vita Massimo Raffi, la guardia giurata scomparsa il 1° gennaio dal comune di Montelibretti. A dare la triste notizia sono stati i colleghi che hanno pubblicato ieri un post su Facebook. Si conclude tragicamente, dopo quattro giorni di ricerche, la vicenda relativa alla scomparsa del quarantaduenne, che aveva destato grande preoccupazione tra i familiari, gli amici e gli stessi colleghi. Il cadavere del quarantaduenne è stato rivenuto dentro la sua auto, una Audi nera A4, in un parcheggio pubblico nel comune di Castel Nuovo di Porto. Non si esclude un gesto volontario: Raffi si sarebbe sparato con la pistola di ordinanza, ma è ancora in corso un’indagine per stabilire cosa sia successo esattamente nelle ultime ore di vita dell’uomo. A trovarlo sono stati i carabinieri della compagnia di Monterotondo, che avrebbero notato l’auto con la quale l’uomo era scomparso da casa, facendo perdere ogni traccia, mercoledì scorso.
I FATTI
Sul posto sono arrivati anche i militari della stazione di Castel Nuovo di Porto, competenti territorialmente, che hanno svolto gli accertamenti di rito. Da chiarire perché, nonostante Raffi avesse lasciato il lavoro il 27 dicembre avesse ancora con sé la pistola. L’uomo era molto conosciuto nell’ambiente di lavoro per la sua attività di segretario generale presso il Sav, Sindacato Autonomo Vigilanza, sempre impegnato per far riconoscere e ampliare i diritti della categoria. L’ultimo periodo sarebbe stato particolarmente duro per lui, specialmente dopo un incidente privato e ultimamente molti i contrasti sul posto di lavoro che lo avevano indotto a ritenere di essere vittima di mobbing. Gli inquirenti cercheranno di verificare se gli fossero stati prescritti dei farmaci contrastanti con la custodia di un’arma.
La sera del 31 dicembre era andato a Roma dalla compagna che stava lavorando, ma poi era sparito, dopo essersi allontanato con la sua auto Audi A/4 di colore nero. Subito dopo la sua scomparsa, i familiari avevano lanciato un appello pubblico attraverso il “Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV”, mobilitando una rete di ricerca che ha coinvolto polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine di Roma e provincia hanno lavorato senza esitazione a trecentosessanta gradi per cercare Massimo Raffi ovunque, poi ieri la scoperta della tragedia. Immediatamente erano partite le ricerche, estese oltre la Capitale e l’hinterland nord-est, raggiungendo anche regioni fuori il Lazio, come l’Umbria, ma purtroppo l’esito è stato negativo.
LE SEGNALAZIONI
Da segnalazioni era emerso che l’ultimo avvistamento di Raffi era avvenuto a Torrevecchia, a Roma, poi niente più. Il quarantaduenne inizialmente aveva anche risposto al telefono, ma poi aveva lasciato a vuoto alcune chiamate e messaggi senza risposta, facendo aumentare la preoccupazione di quanti lo conoscevano. Le ricerche si erano attivate anche su Fb, dove erano stati pubblicati molti post con le relative foto della vittima, volto noto per via dell’attività svolta nel sindacato.
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