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4 miliardi per le nuove tratte della Metro C di Roma da Meloni e Salvini: quando verranno completate

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4 miliardi per le nuove tratte della Metro C di Roma da Meloni e Salvini: quando verranno completate

La giunta capitolina ha approvato il finanziamento di quasi 4 miliardi di euro per la realizzazione delle nuove tratte della Metro C di Roma. L’auspicio del sindaco Gualtieri è di terminare i lavori entro il 2033 per il Giubileo straordinario dedicato alla commemorazione del bimillenario della morte e resurrezione di Gesù Cristo.

Tratte finanziate

Le tratte che beneficeranno del finanziamento comprendono:

  • Tratta T2 sub-tratta funzionale Venezia – Colosseo/Fori Imperiali;
  • Tratta T2 sub-tratta funzionale Clodio/Mazzini – Venezia;
  • Tratta T1 Farnesina – Clodio/Mazzini;
  • Adeguamento contrattuale per maggiori costi della Tratta T3, da Stazione Colosseo/Fori Imperiali a stazione San Giovanni (esclusa).

Obiettivi del sindaco

Il sindaco Gualtieri ha dichiarato la sua intenzione di estendere la Metro C fino a Farnesina passando per San Pietro, sottolineando l’importanza di “dare alla città un sistema di trasporto pubblico molto più efficace e sostenibile”. Gualtieri ha aggiunto: “Il Giubileo straordinario del 2033 può essere una straordinaria occasione per accelerare questo percorso che Roma merita.” Ha inoltre espresso la speranza di rinnovare la collaborazione con Governo e Regione per garantire a Roma una nuova linea metropolitana.

Importanza per la mobilità

L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha classificato la firma della convenzione come una “straordinaria notizia per la nostra città”, evidenziando come la Metro C collegherà attrattori di traffico significativi e realizzerà un network di scambi su ferro. Questo progetto rappresenta una “vera rivoluzione della mobilità” per numerosi quadranti e per centinaia di migliaia di residenti e lavoratori.

Le fermate previste e finanziate per la Metro C includono:

  • Chiesa Nuova (centro storico)
  • San Pietro (tra via della Conciliazione e Castel Sant’Angelo)
  • Ottaviano (scambio con Metro A)
  • Clodio/Mazzini
  • Auditorium
  • Farnesina

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.

L’Osa: “Attacco sionista”

L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.

Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.

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La difesa dei cinema di Roma da parte di Totti: “Chiudere le sale è un autogol”

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La difesa dei cinema di Roma da parte di Totti: “Chiudere le sale è un autogol”

Francesco Totti si è espresso a favore della preservazione dei cinema di Roma, oppondosi alla proposta di trasformarli in centri commerciali o supermercati. In una nota diffusa dalla Fondazione Piccolo America, Totti ha dichiarato: “Da bambino a Porta Metronia non mi faceva sognare solo il calcio, ma anche andare al cinema. Nel quartiere ce n’erano tanti, a San Giovanni il Royal, il Paris, il Maestoso e li amavo tantissimo. Non capisco come si possa pensare di trasformare i cinema abbandonati di Roma in altri centri commerciali e supermercati”.

La necessità di spazi culturali

L’ex capitano della Roma ha sottolineato che Roma ha bisogno di “luoghi per lo sport, la cultura, asili nido e scuole, non di altri centri commerciali”. Ha condiviso ricordi personali legati ai momenti trascorsi al cinema: “Quante risate quando in ritiro con la squadra all’hotel Cicerone e Carletto Mazzone ci portava al cinema Adriano il pomeriggio. Dobbiamo far risorgere questa città e non distruggerla. Ricordare in momenti da adolescenti e ragazzi passati al cinema è una tradizione e un valore che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni. Le emozioni e i ricordi non hanno un prezzo, fanno parte della nostra vita”.

Il dibattito sulla destinazione d’uso delle sale cinematografiche

La questione è stata alimentata da una proposta di legge presentata dal centrodestra nel Lazio, che consentirebbe di trasformare facilmente le sale cinematografiche in attività commerciali. Dopo le proteste di attori e registi romani, tra cui Carlo Verdone, il presidente Rocca ha avviato un dialogo con le associazioni di categoria e negli scorsi giorni ha annunciato un accordo. Tuttavia, il compromesso si applica unicamente alle sale attualmente operative, che non potranno cambiare destinazione d’uso per evitare speculazioni. I dettagli riguardo alle sale abbandonate sono ancora in fase di definizione; si prevede che la loro destinazione d’uso possa essere modificata facilmente dopo un certo numero di anni di chiusura.

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