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A Quarticciolo, spacciatori fermati mentre i Carabinieri sono accerchiati

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A Quarticciolo, spacciatori fermati mentre i Carabinieri sono accerchiati

Momenti di tensione si sono verificati ieri al Quarticciolo, dove un gruppo di persone ha aggredito i carabinieri durante un’operazione contro lo spaccio di droga. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha affermato: “Contrastiamo le mafie e rigeneriamo il quartiere”.

I carabinieri stavano effettuando controlli in viale Palmiro Togliatti quando sono stati accerchiati da un gruppo che ha esclamato: “Dovete andarvene da qui”. L’incidente, avvenuto mercoledì 12 febbraio nella periferia est della città, non ha causato feriti. Si tratta di un episodio che ripete una situazione già verificatasi in passato, quando un poliziotto ha dovuto estrarre la pistola per difendersi da una folla che voleva liberare un arrestato. L’ultima operazione antidroga ha portato cinque fermi, tre per spaccio e due per resistenza a pubblico ufficiale.

I carabinieri della Compagnia Casilina sono stati coinvolti in un controllo antidroga e hanno fermato due spacciatori. All’arrivo dei rinforzi, altre persone si sono unite al gruppo che ha accerchiato i militari, chiedendo la liberazione dei fermati. L’intervento dei carabinieri ha consentito di disperdere la folla e proseguire con le indagini per identificare i responsabili.

Reazioni delle autorità

Il sindaco Gualtieri ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, sottolineando quanto sia importante la loro presenza nel contrasto alle mafie. Ha dichiarato: “Quando lo Stato fa sentire la sua presenza dà fastidio alle mafie e alle organizzazioni che gestiscono lo spaccio”. Inoltre, ha lodato l’impegno delle forze di polizia nel garantire sicurezza al Quarticciolo e ha ribadito la necessità di proseguire con i progetti di riqualificazione urbana e sociale nella zona.

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La poetessa Gemma Bracco subisce una truffa e una rapina di 3 milioni di euro: “Ti scaraventiamo dalla finestra”

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La poetessa Gemma Bracco subisce una truffa e una rapina di 3 milioni di euro: “Ti scaraventiamo dalla finestra”

La poetessa romana Gemma Bracco è stata vittima di una truffa culminata in rapina, durante la quale due malviventi sono riusciti a sottrarre tre milioni di euro in contanti, oggetti preziosi e lingotti d’oro. Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 35enne originario di Napoli, mentre è in corso la ricerca del complice.

La truffa durata sei ore

La truffa, avvenuta il 4 ottobre 2024, si è protratta per circa sei ore e si è svolta attraverso una messinscena che ha visto il coinvolgimento di un finto avvocato e di un finto maresciallo dei carabinieri. Il primo ha contattato telefonicamente Bracco, dicendole: “Si sieda perché le devo darle una brutta notizia”. “Sua figlia è stata fermata e portata presso una caserma dei Carabinieri di Venezia, perché ha investito una donna”, ha affermato, chiedendo immediatamente 6500 euro per la sua tutela legale.

Consegnati lingotti d’oro e argenteria

Preoccupata per le sorti della figlia, la poetessa ha seguito i consigli dell’avvocato truffatore e ha pagato la somma richiesta, consegnando anche alcuni oggetti d’oro. Ignara di quanto stesse realmente accadendo, Bracco ha continuato a ricevere chiamate e visite, che l’hanno portata a svuotare la cassaforte e consegnare lingotti d’oro e argenteria a chi si spaccia per autorità. Sotto lo stress e la pioggia, ha riempito una borsa e si è recata a consegnare i beni.

La rapina e le minacce

La situazione è degenerata quando uno dei truffatori ha fatto irruzione nella sua casa e l’ha minacciata fisicamente, affermando: “Ti scaraventiamo dalla finestra”. Dopo aver chiesto aiuto alla figlia, Bracco è riuscita a contattare la polizia. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a identificare e arrestare uno dei due rapinatori, mentre la ricerca del complice continua.

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Marito e figlia di Luciana Fiocco vengono accompagnati in banca e scomparsa della donna: ricerche con cani e droni

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Marito e figlia di Luciana Fiocco vengono accompagnati in banca e scomparsa della donna: ricerche con cani e droni

Preoccupazione crescente per Luciana Fiocco, 50enne scomparsa da Amaseno, in provincia di Frosinone. Le ricerche, avviate dalle forze dell’ordine, sono in corso con l’ausilio di cani e droni per setacciare il territorio.

Luciana è scomparsa nella mattinata di lunedì 17 febbraio. Secondo le ricostruzioni, si trovava in auto con marito e figlia, che sono scesi in banca mentre lei attendeva fuori. Al loro ritorno, però, non l’hanno trovata e il suo telefono risultava spento.

I famigliari hanno sporto denuncia ai carabinieri, ma al momento le indagini proseguono per allontanamento volontario, senza che siano stati resi noti i motivi. È stato lanciato un appello dal Comune di Villa Santo Stefano tramite Facebook: “Chiunque abbia informazioni o l’abbia vista è pregato di contattare immediatamente le autorità competenti”.

L’identikit di Luciana Fiocco

Luciana Fiocco è di Villa Santo Stefano e, al momento della scomparsa, aveva capelli corti legati. Indossava pantaloni verde chiaro, un giubbotto nero e scarpe blu-grigie. Le zone di maggiore interesse per le ricerche sono Amaseno e Villa Santo Stefano, ma non si esclude che possa essersi spostata altrove, utilizzando mezzi pubblici. Chiunque abbia avvistamenti o informazioni su di lei è invitato a contattare le forze dell’ordine al Numero Unico delle Emergenze 112.

Ogni dettaglio può risultare prezioso per il suo ritrovamento.

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