Attualità
A Roma sono arrivati 14 bambini malati oncologici da Gaza: il Policlinico Umberto I si occuperà delle loro cure.

Ieri sera, un aereo atterrato a Ciampino ha portato a Roma quattordici piccoli pazienti malati oncologici provenienti dalla Striscia di Gaza. I bambini, impossibilitati a ricevere le cure necessarie a causa della devastazione della guerra, saranno accolti e curati al Policlinico Umberto I.
Un accoglienza istituzionale
All’arrivo, i piccoli pazienti sono stati accolti da una delegazione composta da figure istituzionali, tra cui il ministro degli affari esteri Antonio Tajani, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e la rettrice dell’Università La Sapienza Antonella Polimeni. Tajani ha sottolineato: “L’Italia è ancora una volta protagonista di pace e dialogo: ho accolto a Roma, in arrivo da Gaza, 14 bambini palestinesi malati oncologici con le loro famiglie, che saranno curati nei nostri ospedali.” Ha anche evidenziato l’importanza del lavoro di squadra tra Ministero degli Esteri, Difesa e Protezione civile, definendo ogni intervento come un passo verso una pace duratura.
La missione della Clinica Pediatrica
La rettrice Polimeni ha dichiarato: “È in momenti come questo che la missione civile dell’università si esprime a pieno”, confermando l’impegno dell’Università La Sapienza nel sostenere le popolazioni colpite dai conflitti. I bambini riceveranno le cure necessarie dai medici della Clinica pediatrica, affiancati da mediatori linguistici e culturali.
Il direttore generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio D’Alba, ha descritto il percorso di cura: “All’equipe onco-ematologica pediatrica guidata dalla Professoressa Loredana Amoroso si affiancheranno gli anestesisti, gli ematologi, i chirurghi pediatrici, i radiologi interventisti e tutto il personale infermieristico.”
Rocca ha espresso la sua gioia per l’arrivo dei bambini, affermando: “Verranno presi in carico dalla Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I, una vera eccellenza del nostro sistema universitario e sanitario.”
Attualità
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.
Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.
Minacce di morte e aggressioni
L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.
Attualità
Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.
L’Osa: “Attacco sionista”
L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.
Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.
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