Un medico anestesista romano è sotto processo per omicidio colposo a seguito della morte di un paziente di 57 anni. L’accusa si concentra sulla sua negligenza, in quanto ha omesso di inserire il sondino nasogastrico, condizione che ha portato a una polmonite ab ingestis fatale.
### Accuse e Circostanze dell’Intervento
Il giudice del Tribunale di Roma ha rinviato a giudizio il professionista, imputato “per colpa consistita in imperizia, imprudenza e negligenza”. L’intervento chirurgico, avvenuto a maggio 2023 per un’occlusione intestinale, ha avuto esiti mortali. Dopo il decesso, i famigliari del paziente, sostenuti da un legale, hanno denunciato il medico, sollevando sospetti su una possibile negligenza.
### Dettagli dell’Autopsia
L’autopsia ha confermato che la morte è stata causata da “un’insufficienza respiratoria acuta da polmonite ab ingestis post intervento”, attribuita principalmente all'”inalazione del liquido gastrico refluito”, dovuta alla mancata applicazione del sondino nasogastrico. Inoltre, sono state evidenziate carenze nella documentazione riguardo alla procedura di intubazione e alla somministrazione di miorilassanti, nonché nella protezione delle vie aeree del paziente.
### Costituzione di Parte Civile
La sorella e la moglie del paziente, a nome del figlio minorenne, si sono costituite parti civili nel procedimento, cercando giustizia per il tragico evento che ha colpito la loro famiglia.