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Arrestata una coppia di strozzini per aver prestato soldi agli ‘amici’ con tassi d’interesse al 350%

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Arrestata una coppia di strozzini per aver prestato soldi agli ‘amici’ con tassi d’interesse al 350%

Una coppia di usurai romani è stata arrestata dai poliziotti del distretto Fidene Serpentara con l’accusa di concorso in usura ed estorsione. I due, marito e moglie, prestavano soldi a “amici e conoscenti in difficoltà economiche”, imponendo tassi d’interesse del 350% su prestiti che inizialmente sembravano accessibili. Questo ha portato a debiti insostenibili per persone già in difficoltà economica, aggravati da minacce rivolte alla vittime e alle loro famiglie.

Indagini e Scoperte

Le indagini sono iniziate a giugno dopo il ritrovamento di cinque bossoli in un palazzo a Val Melaina, di cui uno inesploso, e la successiva incendio dell’auto dell’usuraia. Gli agenti hanno potuto così collegare i fatti e scoprire il giro di estorsione creato dalla coppia, che generava “una piccola fortuna” grazie alla paura e alla manipolazione.

Casi di Estorsione

Un esempio eclatante riguarda un amico della coppia che, dopo aver chiesto un prestito di 6mila euro, si è visto costretto a restituire 30mila euro sotto minacce costanti. Anche dopo l’estinzione del debito, ha dovuto versare ulteriori 15mila euro per evitare ulteriori ritorsioni. Un’altra vittima ha ricevuto minacce di perdere la propria casa se non avesse saldato i debiti. Le transazioni avvenivano sempre “in contanti o tramite una carta prepagata, in modo da non essere tracciabili”.

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Calderon è stato condannato a 12 anni per il tentato omicidio di due fratelli: “Stava tentando di farmi come Diabolik”

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Calderon è stato condannato a 12 anni per il tentato omicidio di due fratelli: “Stava tentando di farmi come Diabolik”

Raul Esteban Calderon è stato condannato in appello a 12 anni di carcere per il tentato omicidio dei fratelli Emanuele e Alessio Costantino, avvenuto il 13 luglio 2021. Oltre a questa condanna, Calderon è accusato dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, per il quale i pm hanno richiesto una condanna all’ergastolo.

Il tentato omicidio dei fratelli Costantino

Calderon è considerato l’autore materiale del tentato omicidio dei fratelli Costantino, mentre il mandante sarebbe Giuseppe Molisso. Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno ricostruito il movente dell’azione criminale come una vendetta legata a un pestaggio di un nipote di Molisso. A differenza di Calderon, che ha scelto il rito abbreviato, Molisso si è avvalso del rito ordinario.

Emanuele Costantino, vittima insieme al fratello, ha dichiarato: “L’omicidio de Diabolik uguale, me lo stava a fa a me! Identico”, esprimendo la sua frustrazione riguardo alla giustizia ottenuta. L’avvocato di Calderon, Eleonora Nicla Moiraghi, ha commentato: “Questa conferma infrange il mio sogno di giustizia. Leggeremo le motivazioni.”

Omicidio Diabolik, chiesto l’ergastolo per Calderon

Il pm Palazzi, nella sua requisitoria, ha descritto Calderon come “un killer professionista al soldo di questi signori, di questi mafiosi”, affermando con certezza che l’imputato ha sparato a Piscitelli, a Selavdi Shehaj e ai fratelli Costantino. La notorietà del caso ha suscitato attenzione sull’impatto del delitto a Roma.

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L’appello della mamma su Sebastian Andrei scomparso da Ponte Mammolo a Roma: “Potrebbe essere in difficoltà”

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L’appello della mamma su Sebastian Andrei scomparso da Ponte Mammolo a Roma: “Potrebbe essere in difficoltà”

Sono giorni di apprensione per i famigliari di Sebastian Andrei Anca, scomparso da Ponte Mammolo a Roma. Il timore è che abbia bisogno d’aiuto.

Sebastian Andrei Anca, venticinquenne operaio, è scomparso il 14 febbraio, giorno in cui si è allontanato dalla sua abitazione verso le ore 6, senza più fare ritorno. L’ultima volta è stato visto dalla madre, con la quale ha parlato telefonicamente la sera stessa dicendo che stava tornando. Il suo cellulare risulta spento da sabato mattina.

L’appello della madre

Preoccupata per la prolungata assenza e l’impossibilità di contattarlo, la madre ha denunciato la scomparsa ai carabinieri, dando avvio alle ricerche. Fino ad ora è pervenuta un’unica segnalazione riguardante una sua avvistamento nella zona di Tor Sapienza. La madre, attraverso il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi Odv, ha lanciato un appello: “Aiutateci a ritrovarlo, siamo preoccupati, Sebastian potrebbe essere in difficoltà”. Si nutre la speranza che Sebastian possa trovarsi presso un amico, ma al momento non si conoscono i motivi del suo allontanamento.

L’identikit di Sebastian Andrei

Al momento della scomparsa, Sebastian Andrei Anca aveva venticinque anni, era alto 1.90 metri e pesava 80 chili. Ha occhi neri e capelli lunghi neri tirati all’indietro. Indossava una giacca verde, pantaloni scuri e scarponi neri. Le aree da tenere sotto particolare attenzione includono Ponte Mammolo-Rebibbia, Tor Cervara, la Rustica e Collatina. Potrebbe anche trovarsi in altre zone, comprese le stazioni metropolitane e ferroviarie.

Chiunque abbia informazioni su di lui è pregato di contattare immediatamente il Numero Unico delle Emergenze 112 oppure il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi Odv al 388 189 4493.

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