Quattro persone sono state poste agli arresti domiciliari a Latina con l’accusa di aver organizzato un traffico illecito di rifiuti. Nel contesto dell’operazione, sono state sequestrate tre società.
Le accuse rivolte ai quattro individui includono il traffico illecito di oltre 540 tonnellate di rifiuti pericolosi, in particolare batterie al piombo e 5.500 tonnellate di rifiuti ferrosi e metallici. I soggetti coinvolti, legati a tre società attualmente sequestrate e affidate a un amministratore giudiziario, gestivano centri di raccolta nella zona di Latina.
I reati contestati comprendono l’associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, gestione non autorizzata di rifiuti, violazione degli obblighi di comunicazione, e riciclaggio. L’operazione, condotta tra Roma e Latina, ha visto il sequestro di circa cinquanta automezzi utilizzati per la raccolta e il trasporto illegale dei rifiuti. Le indagini, avviate nel 2021, hanno rivelato un sistema di conferimento di rifiuti privo di autorizzazioni e tracciabilità, con conseguenze ambientali significative.
In totale, sono indagate anche 73 persone per traffico di rifiuti, con ulteriori accertamenti in corso per valutare le posizioni degli indagati, che potrebbero aggravarsi in base all’esito delle indagini. Il blitz di questa mattina ha portato alla necessità di eseguire verifiche approfondite sulle società sequestrate.