Un noto pr è stato trasferito in carcere dopo aver violato gli arresti domiciliari e aver commesso un secondo stupro. Inizialmente agli arresti per aver aggredito una giovane di vent’anni, ha evaso la misura cautelare e, seguendo un copione simile, ha adescato un’altra ragazza.
Le accuse e la prima vittima
Il trentaseienne era già in custodia agli arresti domiciliari dopo aver commesso violenza nei confronti di una ragazza ingaggiata come ‘ragazza immagine’ al Taboo, una discoteca di Tiburtino. Si sospetta che l’abbia drogata per poi violentarla. Sebbene alcuni campioni biologici siano stati distrutti per errore, il pr è stato incastrato da tracce di dna trovate sugli indumenti intimi della vittima. I fatti risalgono all’ottobre scorso e, qualche giorno dopo l’inizio degli arresti domiciliari, è evaso per aggredire una seconda ragazza.
La seconda aggressione
La violenza ai danni della seconda giovane è avvenuta tra il 23 e il 24 gennaio. La vittima ha raccontato quanto accaduto ai carabinieri di Bracciano, assistita dalla madre. Ella era stata invitata in discoteca dal pr, che le aveva promesso un lavoro come ‘ragazza immagine’. All’interno del locale, è stata indotta a bere e a consumare sostanze stupefacenti.
Le indagini e il trasferimento in carcere
Dopo l’accaduto, i carabinieri hanno avviato un’indagine e hanno perquisito l’abitazione del pr, trovando indumenti e altri indizi che confermavano le accuse. Testimonianze, chiamate e file audio supportavano la versione della vittima. A seguito delle evidenze, la misura cautelare è stata aggravata, e il 7 febbraio la Procura della Repubblica di Roma ha ordinato il trasferimento in carcere, motivando la decisione con la ‘ripetitività dei fatti’ e la ‘particolare violenza utilizzata’ dall’indagato.