Attualità
Crollo del soffitto a scuola al Plinio Seniore con segnalazioni inviate per condizioni abominevoli

Una sgradevole scoperta ha atteso gli studenti del liceo Plinio Seniore di Roma questa mattina, quando sono entrati in aula e hanno trovato un pannello del soffitto crollato sul pavimento. Il corpo studentesco ha denunciato l’accaduto, allegando foto che mostrano la situazione. “La vera indecenza però è che questo, come altri danni, erano già stati segnalati alla presidenza, che però ha deciso di ignorare le nostre sollecitazioni a riguardo”, hanno affermato dal Collettivo Venti Novembre.
Il crollo del soffitto: i dettagli
Il crollo, avvenuto all’ingresso in aula, ha reso la classe inagibile. Il pannello, come indicano le immagini sul profilo Instagram del Collettivo Venti Novembre, è caduto a terra rompendosi, lasciando un buco nel soffitto. Gli studenti hanno ribadito la loro richiesta di una scuola “pubblica, libera e sicura”. “Non è il primo problema di edilizia riscontrato nella scuola”, hanno osservato, segnalando che molteplici danni strutturali, quali infiltrazioni d’acqua e stanze allagate, sono stati già evidenziati senza ricevere adeguate risposte.
L’appello degli studenti
Dopo aver elencato i problemi edilizi e le segnalazioni fatte, gli studenti hanno lanciato un appello: “La scuola è un luogo che noi student3 viviamo per 5,6,7 ore al giorno, passiamo due terzi del nostro anno dentro l’istituto: è abominevole che le condizioni siano queste”, hanno dichiarato, enfatizzando che vivere in una scuola non sicura compromette il diritto allo studio. Hanno esigito un “intervento immediato della presidenza, che sia risolutivo e che ci permetta di vivere la nostra scuola senza paura e in sicurezza”.
Attualità
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.
Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.
Minacce di morte e aggressioni
L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.
Attualità
Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.
L’Osa: “Attacco sionista”
L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.
Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.
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