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Ergastolo chiesto dalla pm per i due killer, padre e figlio, nell’omicidio di Thomas Bricca

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Ergastolo chiesto dalla pm per i due killer, padre e figlio, nell’omicidio di Thomas Bricca

È stata chiesta l’ergastolo per Mattia e Roberto Toson, accusati di aver ucciso Thomas Bricca con un colpo di pistola alla testa ad Alatri. L’omicidio è avvenuto la sera del 30 gennaio 2023, e il giovane è deceduto il giorno seguente in ospedale.

La requisitoria della pubblica ministera

Durante la requisitoria alla Corte d’Assise di Frosinone, la pubblica ministera ha sottolineato che i due avrebbero agito con premeditazione, mirati a colpire “quelli che definivano ‘i marocchini'”. Un amico di Thomas, presente al momento dell’attacco, ha dichiarato: “Mi sono salvato perché sono sceso di un gradino e il proiettile ha colpito Thomas, ma era indirizzato a me”.

La motivazione dell’omicidio

Secondo l’accusa, il movente del delitto sarebbe legato a una rissa avvenuta il giorno precedente, evidenziando una situazione di tensione preesistente tra i gruppi coinvolti. L’omicidio è considerato premeditato e avvenuto per futili motivi. Roberto Toson avrebbe provocato i ragazzi con il suo cane, il che avrebbe portato a una rissa. “L’omicidio si poteva evitare”, ha affermato la pm, aggiungendo che l’intervento delle autorità potrebbe aver scongiurato la tragedia.

Le indagini e le prove

Dopo l’ennesima rissa, i Toson avrebbero deciso di vendicarsi. Si sono recati in moto nella piazza di Alatri, dove hanno sparato contro Thomas Bricca. Le indagini hanno portato a identificare i sospetti attraverso vari elementi, tra cui riconoscimenti e prove circumstanziali, compresi tentativi di depistaggio da parte dei familiari dei Toson.

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

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Ricatto dell’ex amante scambista che minaccia di inviare le foto nuda al marito

Un presunto caso di ricatto ha coinvolto un’ex amante scambista, che avrebbe minacciato un uomo di inviare foto compromettenti alla moglie se non fossero stati pagati 5.000 euro. Secondo quanto riportato, ‘l’uomo ha ricevuto un messaggio dove si richiede il pagamento in cambio del silenzio’.

Le autorità sono state allertate e hanno avviato un’indagine per identificare la donna e valutare le azioni legali da intraprendere. L’episodio ha suscitato un dibattito sulle pratiche di ricatto e sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire tali situazioni.

Il caso evidenzia l’importanza della consapevolezza e della sicurezza nella vita privata, specialmente in un contesto digitale dove le informazioni personali possono essere facilmente utilizzate contro di noi.

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Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello

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Arrestato un 34enne per tentato omicidio dopo aver cercato di sfigurare il volto della ex compagna con un coltello

Un incontro tra ex compagni si è trasformato in un incubo per una 34enne di Primavalle, aggredita dal suo ex compagno, un 34enne cubano, che ha tentato di colpirla al volto con un coltello da cucina. L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile per tentato omicidio.

Un ritorno inaspettato

La vicenda ha avuto luogo domenica scorsa dopo che la coppia si era rivista dopo mesi di separazione. Nonostante l’uomo soffra di alcolismo, sembrava comportarsi normalmente durante la cena. Tuttavia, una volta a casa, la situazione è degenerata: dopo insulti legati a gelosie, ha cercato di ferirla con un coltello di 38 centimetri. La donna, reagendo in autodifesa, ha parato il colpo ma ha riportato una ferita alla mano destra.

Intervento delle forze dell’ordine

Subito dopo l’aggressione, la 34enne ha contattato il 112. All’arrivo dei Carabinieri, l’aggressore era ancora in cucina con il coltello in mano, mentre la vittima si era rifugiata da una vicina. Il 34enne è stato disarmato e arrestato, con l’arma confiscata. È stato portato nel carcere “Regina Coeli” e nei suoi confronti è stato emesso un divieto di dimora nel comune di Roma. La donna, medicata, è stata trasportata all’ospedale Sant’Eugenio, dove le sue condizioni non sono risultate gravi.

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