Seguici sui Social

Attualità

Giudici bollano Marcello De Vito per condotta grave e spregiudicata allo Stadio Roma a Tor di Valle

Pubblicato

il

Giudici bollano Marcello De Vito per condotta grave e spregiudicata allo Stadio Roma a Tor di Valle

Lo scorso aprile l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito è stato condannato a 8 anni e 8 mesi nel processo sullo stadio della Roma a Tor di Valle. Nelle motivazioni della condanna, i giudici parlano di condotta “grave” e “spregiudicata”, sottolineando la gravità delle sue azioni e la sua mancanza di rispetto verso la collettività. Secondo i magistrati, De Vito ha sfruttato la propria funzione pubblica a fini economici, violando i doveri verso la comunità. L’indole negativa di De Vito è evidente in un colloquio con Camillo Mezzacapo, dove pianificava di sfruttare la situazione politica favorevole del Movimento 5 Stelle. Oltre a De Vito, sono stati condannati l’avvocato Mezzacapo, l’imprenditore Luca Parnasi, Gianluca Bardelli, Adriano Palozzi, Luca Lanzalone, Giuseppe Statuto, il deputato della Lega Giulio Centemero e Andrea Manzoni.

Continua a leggere

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Calderon è stato condannato a 12 anni per il tentato omicidio di due fratelli: “Stava tentando di farmi come Diabolik”

Pubblicato

il

Calderon è stato condannato a 12 anni per il tentato omicidio di due fratelli: “Stava tentando di farmi come Diabolik”

Raul Esteban Calderon è stato condannato in appello a 12 anni di carcere per il tentato omicidio dei fratelli Emanuele e Alessio Costantino, avvenuto il 13 luglio 2021. Oltre a questa condanna, Calderon è accusato dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, per il quale i pm hanno richiesto una condanna all’ergastolo.

Il tentato omicidio dei fratelli Costantino

Calderon è considerato l’autore materiale del tentato omicidio dei fratelli Costantino, mentre il mandante sarebbe Giuseppe Molisso. Le indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno ricostruito il movente dell’azione criminale come una vendetta legata a un pestaggio di un nipote di Molisso. A differenza di Calderon, che ha scelto il rito abbreviato, Molisso si è avvalso del rito ordinario.

Emanuele Costantino, vittima insieme al fratello, ha dichiarato: “L’omicidio de Diabolik uguale, me lo stava a fa a me! Identico”, esprimendo la sua frustrazione riguardo alla giustizia ottenuta. L’avvocato di Calderon, Eleonora Nicla Moiraghi, ha commentato: “Questa conferma infrange il mio sogno di giustizia. Leggeremo le motivazioni.”

Omicidio Diabolik, chiesto l’ergastolo per Calderon

Il pm Palazzi, nella sua requisitoria, ha descritto Calderon come “un killer professionista al soldo di questi signori, di questi mafiosi”, affermando con certezza che l’imputato ha sparato a Piscitelli, a Selavdi Shehaj e ai fratelli Costantino. La notorietà del caso ha suscitato attenzione sull’impatto del delitto a Roma.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Attualità

L’appello della mamma su Sebastian Andrei scomparso da Ponte Mammolo a Roma: “Potrebbe essere in difficoltà”

Pubblicato

il

L’appello della mamma su Sebastian Andrei scomparso da Ponte Mammolo a Roma: “Potrebbe essere in difficoltà”

Sono giorni di apprensione per i famigliari di Sebastian Andrei Anca, scomparso da Ponte Mammolo a Roma. Il timore è che abbia bisogno d’aiuto.

Sebastian Andrei Anca, venticinquenne operaio, è scomparso il 14 febbraio, giorno in cui si è allontanato dalla sua abitazione verso le ore 6, senza più fare ritorno. L’ultima volta è stato visto dalla madre, con la quale ha parlato telefonicamente la sera stessa dicendo che stava tornando. Il suo cellulare risulta spento da sabato mattina.

L’appello della madre

Preoccupata per la prolungata assenza e l’impossibilità di contattarlo, la madre ha denunciato la scomparsa ai carabinieri, dando avvio alle ricerche. Fino ad ora è pervenuta un’unica segnalazione riguardante una sua avvistamento nella zona di Tor Sapienza. La madre, attraverso il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi Odv, ha lanciato un appello: “Aiutateci a ritrovarlo, siamo preoccupati, Sebastian potrebbe essere in difficoltà”. Si nutre la speranza che Sebastian possa trovarsi presso un amico, ma al momento non si conoscono i motivi del suo allontanamento.

L’identikit di Sebastian Andrei

Al momento della scomparsa, Sebastian Andrei Anca aveva venticinque anni, era alto 1.90 metri e pesava 80 chili. Ha occhi neri e capelli lunghi neri tirati all’indietro. Indossava una giacca verde, pantaloni scuri e scarponi neri. Le aree da tenere sotto particolare attenzione includono Ponte Mammolo-Rebibbia, Tor Cervara, la Rustica e Collatina. Potrebbe anche trovarsi in altre zone, comprese le stazioni metropolitane e ferroviarie.

Chiunque abbia informazioni su di lui è pregato di contattare immediatamente il Numero Unico delle Emergenze 112 oppure il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi Odv al 388 189 4493.

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025