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Interruzione del servizio idrico in provincia di Latina dal 20 febbraio: orari e zone senza acqua

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Interruzione del servizio idrico in provincia di Latina dal 20 febbraio: orari e zone senza acqua

Interruzione idrica sul litorale pontino da oggi, 20 febbraio 2025, fino alla mattina di domani, 21 febbraio 2025. La provincia di Latina, in particolare i comuni di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina, subirà un’interruzione del servizio per "riparazioni urgenti" sulla condotta adduttrice da Sardellane.

Dettagli dell’interruzione

Il servizio idrico sarà sospeso dalle 13 di oggi fino alla mattina di venerdì 21 febbraio, come annunciato sul sito di Acqualatina. Sebbene l’interruzione inizi alle 13, il sito non specifica l’orario di ripristino del servizio.

Zone coinvolte

Le aree interessate dall’interruzione comprendono:

  • Sabaudia: intero comune;
  • San Felice Circeo: Zona Bassa e Borgo Montenero;
  • Terracina: Colle la Guardia 1 e 2, Via Mediana Vecchia, SP San Felice Circeo.

Servizi sostitutivi

Acqualatina ha attivato il servizio di autobotti per garantire l’approvvigionamento idrico durante l’interruzione e ha messo a disposizione un numero verde per emergenze: 800 626 083. Le autobotti saranno disponibili nelle seguenti posizioni:

  • San Felice Circeo: Piazza IV Ottobre (B.go Montenero), Via Sabaudia (presso piazzale commerciale), Piazza Italo Gemini (presso pineta);
  • Sabaudia: Piazza del Comune.

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Sospensione dell’affidamento ai servizi sociali per Massimo Carminati

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Sospensione dell’affidamento ai servizi sociali per Massimo Carminati

Massimo Carminati dovrà tornare in carcere per scontare tre anni e quattro mesi di pena residua, in seguito alla sospensione della misura alternativa al carcere. Questa decisione è stata presa a causa del ricorso presentato in Cassazione dalla Procura generale della Corte d’Appello di Roma.

Dettagli sulla pena e sul ricorso

Carminati, condannato a dieci anni per il caso ‘Mondo di Mezzo’, era stato inizialmente affidato ai servizi sociali. Tuttavia, l’avvocato Veronica Paturzo ha riferito che “era stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali che aveva iniziato. Affidamento che gli è stato poi sospeso, senza nessuna violazione commessa, a seguito del ricorso presentato in Cassazione”, che ha rinviato il caso al Tribunale di Sorveglianza, il quale ha negato l’affidamento, ritenendolo privo di un percorso risocializzante.

Contesto della condanna

Nel 2018, la Corte d’Appello di Roma aveva ridimensionato l’accusa di associazione mafiosa nei confronti di Carminati e Buzzi, stabilendo che ‘Mafia Capitale’ non presentava i tratti tipici dell’associazione mafiosa. Le pene erano state ridotte a 14 anni per Carminati e 12 anni per Buzzi. In appello, la Cassazione ha confermato la tesi del sistema corruttivo, escludendo nuovamente l’associazione mafiosa, con Carminati condannato a 10 anni.

Obblighi di lavoro sociale

Nel programma di penalità, Carminati avrebbe dovuto lavorare per l’accoglienza agli stranieri, occupandosi di attività di ospitalità per 18 ore a settimana. La liberazione condizionata prevedeva il rientro a casa alle 21 e il divieto di uscita prima delle 7 del mattino. Tuttavia, ora, questa opportunità è stata revocata.

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Rocca sotto accusa per un favore al termovalorizzatore di Roma in un’area a rischio ambientale

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Rocca sotto accusa per un favore al termovalorizzatore di Roma in un’area a rischio ambientale

Il Comune di Albano ha formalmente richiesto alla Regione Lazio informazioni riguardanti le aree sottoposte a valutazione da parte dell’Arpa per l’istituzione di un’area ad alto rischio ambientale. I dubbi riguardano in particolare i terreni destinati alla costruzione del termovalorizzatore di Santa Palomba, che potrebbero non essere stati analizzati. “Ogni eventuale esclusione, tesa a favorire il termovalorizzatore di Roberto Gualtieri, sarebbe una precisa responsabilità politica della giunta regionale”, ha dichiarato il sindaco Massimiliano Borelli.

Focus sulla discarica di Roncigliano

La Regione ha comunicato di essere attualmente impegnata a esaminare la richiesta di creare un’area ad alto rischio ambientale nei pressi della discarica di Roncigliano, presentata oltre un anno fa. Qualora questa richiesta venisse accolta, la costruzione del nuovo termovalorizzatore potrebbe subire ritardi o addirittura essere bloccata. Tuttavia, i timori espressi dai comitati e dall’amministrazione comunale si concentrano sul fatto che l’Arpa possa essere attiva solamente nell’area della discarica, escludendo i terreni del termovalorizzatore.

Riferimenti normativi e preoccupazioni sanitarie

Secondo la legge regionale 13 del 2019, l’istituzione delle aree a rischio non deve tener conto dei confini comunali e attribuisce la decisione finale alla Giunta regionale. Marco Alfieri, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Albano Laziale, ha affermato: “Non analizzare i pozzi di Borgo Sorano e Villaggio Ardeatino significherebbe truccare il procedimento”. Il Comune ha inviato una lettera alla Regione per sapere i criteri di selezione utilizzati per i pozzi da analizzare nei Comuni di Roma, Ardea e Pomezia.

Nel documento si sottolinea il “perdurante inquinamento” nella falda idrica sottostante la discarica, citando uno studio dell’ERAS Lazio che ha evidenziato una maggiore incidenza di malattie respiratorie e altri problemi di salute nella popolazione vicina alla discarica di Roncigliano. “Ritenuto necessario salvaguardare la salute degli abitanti, evitando che nuove emissioni inquinanti possano incidere negativamente su aree già compromesse e inquinate”, il Comune chiede alla Regione di chiarire l’area oggetto dell’indagine e i relativi criteri di selezione dei pozzi.

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