Categorie
Attualità

Intervento per un tumore alla mascella che non ha permesso la crescita della mia fiducia nella figlia, esprime la sua furia.

Un grave errore diagnostico ha colpito Fabrizio (nome di fantasia, ndr), portandolo a subire un intervento chirurgico e chemioterapia per un tumore che in realtà non aveva mai. Il referto è stato confuso con quello di un’altra persona realmente malata, causando una serie di conseguenze drammatiche per la sua salute e per la sua famiglia.

La scoperta dell’errore

Fabrizio si è sottoposto a un intervento all’ospedale Umberto I, dove, dopo il trattamento, si è accorto che non vi era traccia di cancro. Insospettito, ha fatto analizzare il suo DNA presso un laboratorio dell’Università Cattolica di Roma, scoprendo così lo scambio di campioni: “Con la diagnosi ci è caduto il mondo addosso… Non pensavo fosse possibile un errore di questo genere”, ha dichiarato.

Conseguenze e reazioni

La diagnosi errata ha portato a un periodo difficile per Fabrizio e la sua famiglia. “Mia moglie non dormiva più ed io avevo paura di non veder crescere mia figlia”, ha raccontato. La scoperta dell’errore inizialmente lo ha sollevato, ma la rabbia è emersa presto: “È stata rovinata la serenità della mia famiglia”. I danni fisici, dovuti all’operazione, sono stati gravi: “Ora ha mezzo volto paralizzato”, ha spiegato il suo avvocato, Giacomo Gaudenzi.

La lotta per la riabilitazione

Fabrizio sta affrontando una dura battaglia per recuperare la funzionalità del volto. “La paresi non accenna a risolversi… Sono in attesa di un nuovo intervento chirurgico ricostruttivo che mi spaventa molto”, ha affermato. Nonostante le difficoltà, Fabrizio si sente fortunato grazie al supporto delle persone a lui care e desidera tornare alla normalità, mentre cerca di far luce su quanto accaduto.

Fonte Verificata

Exit mobile version