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Omicidio Diabolik, i genitori affermano che gli amici di Fabrizio hanno mantenuto il silenzio in un contesto mafioso.

Oggi, durante il processo per omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso nei confronti di Raul Esteban Calderon, i legali di parte civile hanno espresso importanti considerazioni. L’avvocata Tiziana Siano, rappresentante della famiglia di Fabrizio Piscitelli, ha dichiarato: “In quest’aula c’è il coraggio di una famiglia che accetta che questo è un omicidio nato in un contesto mafioso.” Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, è stato ucciso il 7 agosto 2019 al parco degli Acquedotti a Roma.

Il pubblico ministero Mario Palazzi ha delineato il contesto di “una guerra tra gruppi criminali”, sostenendo che l’omicidio sia avvenuto in seguito a conflitti con il gruppo dei Senese, considerato un tempo suo alleato. Siano ha ribadito l’importanza di riconoscere la responsabilità di Calderon, sottolineando: “Noi vogliamo che venga riconosciuta la responsabilità penale di Raul Esteban Calderon quale esecutore e che ci sia il coraggio di dire che questo omicidio è avvenuto con metodo mafioso”.

La legale ha anche condiviso il profondo dolore della famiglia, evidenziando che il padre, scomparso durante il processo, ha cercato di scoprire chi avesse voluto la morte di suo figlio. “La procura di Roma in questi anni ha ricostruito dettagliatamente l’omicidio”, ha aggiunto, menzionando il contributo delle indagini e le testimonianze, incluse quelle della ex compagna di Calderon, Rina Bussone.

La situazione emerge in un territorio dominato dai Senese e la legale ha notato che i mandanti dell’omicidio “non sono stati individuati formalmente, ma dei nomi ci sono.” Lo stesso omicidio, come sottolineato, è visto come un “riequilibrio tra questi soggetti” piuttosto che una semplice rottura di alleanze.

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