Il malvivente coinvolto nella truffa alla poetessa Gemma Bracco, è stato arrestato dopo due improvvisi colpi di fortuna che hanno ritardato la sua identificazione. Attualmente, affronta l’accusa di rapina aggravata per aver sottratto beni per un valore di tre milioni di euro tra cui oro e pietre preziose.
### Dettagli della truffa
Il rapinatore, un 35enne di origini napoletane con precedenti penali per truffa, ha perpetrato il raggiro nei confronti di Gemma Bracco, 80 anni, moglie dell’ex ministro Paolo Baratta. Fingendosi un avvocato, ha informato la poetessa che sua figlia era stata coinvolta in un incidente e in stato di fermo, convincendola a consegnare 6.500 euro. Successivamente, si è recato a casa della Bracco, dove l’ha minacciata per ottenere l’intero contenuto della cassaforte.
### La cattura dell’autore
Dopo il furto, il rapinatore ha avuto la fortuna di eludere un posto di blocco a Fiumicino mentre era in auto con la fidanzata, venendo però successivamente identificato grazie alle registrazioni del sistema di videosorveglianza e all’analisi dei tabulati telefonici. Durante la fuga, ha perso alcune monete antiche che il portiere, erroneamente pensando fosse in difficoltà, ha cercato di restituirgli. Le indagini sono in corso per identificare eventuali complici coinvolti nella rapina.