Un gruppo di femministe del Collettivo Donne di classe ha protestato ieri sotto la sede della Rai, definendo Fedez, Marco Masini e Tony Effe come “brutti stronzi” in relazione alla loro esibizione al Festival di Sanremo con il brano “Bella stronza”. Durante la prima serata del festival, le attiviste hanno criticato l’assenza di sensibilità verso tematiche legate alla violenza di genere.
Le attiviste hanno spostato il loro presidio verso piazza Mazzini per raggiungere un pubblico più ampio, argomentando: “È un luogo frequentatissimo da persone a piedi e in macchina: ci interessava di più sensibilizzare qualcunə piuttosto che rivolgerci direttamente ai vertici RAI”. Riguardo alla scelta di interpretare “Bella stronza”, hanno osservato che i testi delle canzoni di Fedez e di Tony Effe “denotano una concezione machista e violenta nei confronti della donna”.
Il Collettivo Donne di classe ha aggiunto che “nei testi delle sue canzoni le donne sono considerate come proprietà maschile” e che frasi come “Ti uso come un joystick” rappresentano “espressione della peggiore violenza maschile sulle donne”. La protesta si oppone anche ai direttori artistici del festival, accusati di privilegiare l’audience a scapito dei messaggi trasmessi al pubblico.
Le attiviste hanno criticato la Rai per consentire la trasmissione di testi considerati inaccettabili nel contesto delle battaglie contro la violenza di genere, chiedendosi: “Come si può accettare un testo come Bella stronza, in cui l’uomo colpevolizza la donna?”. In un contesto in cui artisti come Marco Masini e Tony Effe continuano ad avere successo, le attiviste concludono che è fondamentale una maggiore responsabilità da parte dei media e una sensibilizzazione culturale contro la violenza maschile.