Continuano le indagini per pedopornografia a Roma e nel Lazio, che hanno portato a sette arresti effettuati dalla Polizia di Stato. Tra gli arrestati si trovano un volontario di una casa famiglia e un ex amministratore di condominio in possesso di oltre 150mila file di materiale pedopornografico.
### L’Operazione Progress Day
L’operazione, nota come Progress Day, ha avuto come obiettivo la detenzione e divulgazione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Gli arresti sono stati effettuati dagli agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lazio, durante un’azione che ha coinvolto il territorio di Roma e provincia. Gli arrestati, definiti “insospettabili”, includono uomini tra i 50 e i 60 anni, come operai e tecnici informatici, e un impiegato di un istituto bancario.
### Dettagli sugli Arresti
Secondo le informazioni fornite dalla polizia, l’ex amministratore di condominio aveva collezionato e catalogato materiale pedopornografico per oltre 10 anni. Le indagini, condotte anche sotto copertura, hanno permesso agli agenti di risalire agli indirizzi IP dei computer coinvolti. I sette uomini sono stati arrestati in flagranza di reato, poiché i loro dispositivi risultavano accesi al momento delle perquisizioni.
### Il Fenomeno della Pedopornografia nel Lazio
Queste non sono le prime indagini di questo tipo nella capitale. Nel corso del 2023, gli agenti hanno trovato 15.772 gigabyte di materiale esplicito, registrando 1.131 denunce per reati di pedopornografia, 7 arresti, 108 persone denunciate in stato di libertà e 68 perquisizioni. Le operazioni continueranno per contrastare questo grave fenomeno e garantire la sicurezza della comunità.