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Superperizia sulla droga richiesta dopo la morte di Camilla Sanvoisin nella casa del compagno

Le indagini sulla morte di Camilla Sanvoisin, venticinquenne trovata senza vita a casa del compagno, proseguono intensamente. Identificato il pusher che le ha venduto la droga, le autorità attendono una superperizia per accertare la potenziale letalità della sostanza.

Camilla Sanvoisin è stata trovata priva di sensi nella sua abitazione sulla Giustiniana, dopo aver consumato sostanze stupefacenti. Gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo stanno seguendo le tracce del pusher. Attualmente, rappresenta un sospetto, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi se si confermasse la potenzialità letale dell’eroina, in quanto vi è il sospetto che possa essere stata tagliata con il fentanyl, un oppioide noto per aumentare il rischio di overdose.

Il fidanzato della giovane, consumatore abituale di eroina, ha raccontato agli inquirenti che i due hanno assunto insieme le sostanze in quella tragica sera. “Io sono crollato subito, dopo la prima botta. Lei è rimasta ancora un po’ sveglia”, ha dichiarato. Questo resoconto ha destato sospetti tra gli agenti, rendendo necessaria un’analisi approfondita per rilevare la presenza del fentanyl, una sostanza inodore e incolore. Le informazioni derivanti dalla superperizia sono considerate fondamentali per la Procura.

Le indagini in corso sulla morte di Camilla Sanvoisin

Le indagini continuano, con particolare attenzione sull’orario esatto del decesso della giovane, poiché il compagno ha notato l’accaduto solo al suo risveglio. È emerso che Camilla avrebbe accusato un malore, confermato dalla testimonianza di una vicina di casa che la descriveva barcollante il giorno prima. Oltre alla droga, sono stati rinvenuti flaconi di antidepressivo e metadone, oltre a 2000 euro in contante che sarebbero di proprietà della ragazza. Per questa ragione, il compagno, Giacomo Cellurpica, era stato inizialmente arrestato con l’accusa di detenzione e spaccio, per essere poi rilasciato. Rimane da chiarire se un intervento tempestivo dei soccorritori avrebbe potuto salvare la giovane.

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