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Trovato il pirata della strada dopo un incidente e fuga: “Ero in ritardo a un appuntamento”

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Trovato il pirata della strada dopo un incidente e fuga: “Ero in ritardo a un appuntamento”

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per fuga e omissione di soccorso. La persona ferita è stata portata in ospedale e dimessa con una prognosi di 14 giorni.

Rintracciato il pirata della strada

È stato rintracciato il pirata della strada che a fine gennaio ha causato un incidente all’incrocio tra la strada Canepinese e la Cassia Cimina, in provincia di Viterbo. Si tratta di un uomo con vari precedenti penali, che ora dovrà rispondere di fuga dal luogo dell’incidente ed omissione di soccorso. La patente gli è stata ritirata immediatamente. In sua difesa, ha dichiarato di non ricordarsi dell’incidente, aggiungendo di avere un appuntamento al quale era in ritardo, ma queste scuse non sono state sufficienti e gli hanno fruttato una denuncia da parte della Polizia Stradale.

Dettagli dell’incidente

L’incidente è avvenuto alla fine di gennaio. L’automobilista vittima, presente all’incrocio, è stato tamponato. Il responsabile, inizialmente uscito dalla vettura, si è poi allontanato in modo concitato, affermando di essere in ritardo e di non potersi trattenere, nonostante la persona ferita fosse già stata portata in ospedale.

Interventi della Polizia

Gli agenti della Polizia Stradale, intervenuti sul posto, hanno avviato immediatamente le ricerche per risalire al pirata della strada. Grazie alla testimonianza dell’automobilista tamponato, che ha descritto l’uomo e indicato il luogo dove si stava recando, gli agenti sono riusciti a ricostruire il percorso del responsabile. Dopo aver effettuato i riscontri necessari, sono riusciti a rintracciare l’uomo, che è stato riconosciuto dalla vittima tramite foto, portando infine alla sua denuncia e al ritiro della patente.

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.

Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.

Minacce di morte e aggressioni

L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.

L’Osa: “Attacco sionista”

L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.

Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.

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