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Un treno della Metro C arriva fino al Colosseo in una data storica, l’inaugurazione è imminente

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Un treno della Metro C arriva fino al Colosseo in una data storica, l’inaugurazione è imminente

Per la prima volta, un treno ha percorso la nuova tratta della Metro C di Roma, fermandosi presso le stazioni Porta Metronia e Colosseo, la cui inaugurazione è prevista tra settembre e ottobre 2025. I test, effettuati il 12 febbraio 2025, hanno segnato un’importante fase di pre-esercizio, necessaria per garantire la sicurezza dei passeggeri.

I test effettuati a Colosseo e Porta Metronia

Recentemente sono state svolte prove di tipo ‘geometriche’ per valutare l’ingombro della sagoma dei treni all’interno delle gallerie. L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha spiegato che tali test sono fondamentali per verificare le distanze tra il treno e la galleria, nonché per assicurare che in caso di emergenza, le persone possano raggiungere le uscite di sicurezza senza difficoltà. Patanè ha sottolineato che “l’apertura delle due fermate modificherà in maniera drastica, impensabile, la mobilità della città”.

Proseguimento delle operazioni

L’obiettivo è completare la fase di cantiere entro luglio e passare ai collaudi in estate. Le nuove stazioni rappresenteranno un’estensione della Metro C, il cui attuale capolinea è la stazione di San Giovanni. La nuova tratta consentirà anche la connessione con la Metro B a Colosseo, migliorando la qualità della vita per i cittadini romani.

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.

Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.

Minacce di morte e aggressioni

L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.

L’Osa: “Attacco sionista”

L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.

Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.

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