È finita a processo una donna di 39 anni accusata di omicidio volontario per aver ucciso sua madre, affetta da demenza senile, soffocandola. La donna, arrestata e attualmente in carcere da maggio 2024, ha raccontato in Aula la vita di assistenza che ha svolto per la madre, evidenziando l’assenza di aiuti da parte della famiglia e delle istituzioni.
### La vita difficile dell’imputata
La madre, una sessantaseienne con demenza frontotemporale, richiedeva cure quotidiane, tra cui l’assunzione di farmaci e assistenza personale. In aula, l’imputata ha descritto un periodo di stress e sacrifici, esprimendo la sua frustrazione per non aver ricevuto supporto. Ha lanciato un appello alle istituzioni affinché non abbandonino coloro che si prendono cura di familiari malati.
### I fatti del 9 maggio 2024
Il giorno della morte della madre, sembra che ci sia stata un’ennesima lite tra le due. Secondo le indagini, la donna ha afferrato il collo della madre fino a soffocarla. Successivamente, ha contattato le forze dell’ordine per confessare l’atto.
### La testimonianza dell’imputata
In aula, l’imputata ha dichiarato: “Mia madre era tutto per me, era il mio mondo, la nostra quotidianità è diventata un incubo nel quale ho lottato incessantemente per vedere riconosciuta una malattia che sembrava tale solo ai miei occhi. In soli cinque mesi la persona più importante della mia vita era irriconoscibile e io mi sentivo sola e incompresa, abbandonata anche dai miei famigliari più stretti.” La donna ha anche menzionato che, nonostante le sue richieste di aiuto, il sistema sanitario le ha negato supporto, portandola a un profondo stato di disperazione.