Attualità
Vincenzo Coppola, l’uomo che aveva la compagna segregata in cantina
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Vincenzo Coppola, 45 anni, è accusato di aver segregato la compagna in una cantina del suo appartamento a Grottaperfetta, sottoponendola a violenze. Il magazziniere originario di Napoli è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di una donna di 39 anni, costretta a vivere in condizioni disumane senza acqua, luce e servizi igienici. Le indagini della Polizia di Stato sono in corso per chiarire tutti gli aspetti della vicenda che ha scioccato l’opinione pubblica.
La donna, ora in una struttura protetta e supportata da un centro antiviolenza, ha rivelato di essere stata rinchiusa nella cantina per circa venticinque giorni, con sospetti che tale situazione durasse da diversi mesi. A salvarla è stata Alessandra, una residente del quartiere, che ha assistito a un’aggressione mentre si trovava al bar. “Mi si è avvicinata mentre mi trovavo al bar sotto casa. Sembrava che volesse fare conversazione. Poi è arrivato lui e l’ha aggredita,” ha raccontato. Alessandra ha descritto l’intervento tempestivo per difendere la donna, nonostante Coppola l’abbia minacciata.
Il profilo dell’aggressore
Vincenzo Coppola si presentava come una persona sensibile e amante degli animali, intercedendo pubblicamente per chiedere lo ‘stop ai maltrattamenti’ verso di essi. Tuttavia, il suo comportamento contraddittorio ha colto di sorpresa chi lo conosceva. Dopo essere stato rintracciato dalla polizia, e inizialmente minimizzando le accuse, Coppola è stato arrestato quando la vittima ha effettuato il signal for help, consentendo alle autorità di ottenere una testimonianza completa sulla brutalità subita.
Attualità
49enne abbandonato in fin di vita dopo essere stato massacrato di botte sulla Prenestina
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La polizia di Stato ha avviato un’indagine per tentato omicidio in relazione al violento pestaggio di un 49enne, un pluripregiudicato, che è stato aggredito in strada davanti a un bar sulla Prenestina a Roma. L’uomo, in fin di vita, è stato successivamente abbandonato davanti al Policlinico Casilino.
L’incidente è avvenuto il 14 febbraio nella zona di Colli Monfortani, nelle periferie est della Capitale, nei pressi di Torre Angela. Gli agenti del Commissariato Casilino e della Squadra Mobile stanno lavorando sotto la direzione della Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili del pestaggio, che al momento non sono stati ancora rintracciati.
Secondo le ricostruzioni, il 49enne è stato aggredito da un gruppo di sconosciuti, che sono usciti da un’automobile mentre si trovava all’esterno del bar. Dopo l’aggressione, l’uomo presentava segni di violenza, tra cui un viso tumefatto e denti rotti. Le sue condizioni si sono rivelate gravissime, così è stato trasferito al Policlinico Umberto I, dove sono state riscontrate fratture a cranio, naso e zigomi, con una prognosi di quarantacinque giorni. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha dichiarato di non conoscere i motivi dell’aggressione. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di identificare i colpevoli.
Attualità
La poetessa Gemma Bracco subisce una truffa e una rapina di 3 milioni di euro: “Ti scaraventiamo dalla finestra”
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La poetessa romana Gemma Bracco è stata vittima di una truffa culminata in rapina, durante la quale due malviventi sono riusciti a sottrarre tre milioni di euro in contanti, oggetti preziosi e lingotti d’oro. Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 35enne originario di Napoli, mentre è in corso la ricerca del complice.
La truffa durata sei ore
La truffa, avvenuta il 4 ottobre 2024, si è protratta per circa sei ore e si è svolta attraverso una messinscena che ha visto il coinvolgimento di un finto avvocato e di un finto maresciallo dei carabinieri. Il primo ha contattato telefonicamente Bracco, dicendole: “Si sieda perché le devo darle una brutta notizia”. “Sua figlia è stata fermata e portata presso una caserma dei Carabinieri di Venezia, perché ha investito una donna”, ha affermato, chiedendo immediatamente 6500 euro per la sua tutela legale.
Consegnati lingotti d’oro e argenteria
Preoccupata per le sorti della figlia, la poetessa ha seguito i consigli dell’avvocato truffatore e ha pagato la somma richiesta, consegnando anche alcuni oggetti d’oro. Ignara di quanto stesse realmente accadendo, Bracco ha continuato a ricevere chiamate e visite, che l’hanno portata a svuotare la cassaforte e consegnare lingotti d’oro e argenteria a chi si spaccia per autorità. Sotto lo stress e la pioggia, ha riempito una borsa e si è recata a consegnare i beni.
La rapina e le minacce
La situazione è degenerata quando uno dei truffatori ha fatto irruzione nella sua casa e l’ha minacciata fisicamente, affermando: “Ti scaraventiamo dalla finestra”. Dopo aver chiesto aiuto alla figlia, Bracco è riuscita a contattare la polizia. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a identificare e arrestare uno dei due rapinatori, mentre la ricerca del complice continua.
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