La riapertura delle indagini sulla morte di Adolf Neumeier, il musicista trovato deceduto il 9 aprile scorso, si è fatta sempre più concreta con la richiesta dei legali del cugino, che include la riesumazione del corpo e l’analisi di prove non ancora esaminate. L’autopsia iniziale aveva concluso che l’uomo, di 93 anni, era morto per cause naturali, e il decesso sarebbe avvenuto tra le due e le sette di mattina. Tuttavia, dettagli riguardanti l’ambiente in cui è stato trovato il corpo hanno sollevato sospetti tra i legali.
I SOSPETTI
I legali hanno fatto notare particolarità inquietanti, come il letto perfettamente rifatto e il fatto che Neumeier fosse vestito con le scarpe. Inoltre, il mobile bianco, sul quale sarebbe caduto, non presentava segni di sangue. Nonostante non ci fossero segni di effrazione, l’ordine trovato in casa è considerato strano, soprattutto perché il materasso era a terra e richiederebbe uno sforzo significativo per essere sistemato. L’analisi suggerisce che la vittima fosse stata svegliata intorno alle sei, e che il letto potesse essere stato sistemato da qualcun altro, potenzialmente l’autore dell’aggressione. A supporto di questa teoria, sul corpo sono state rinvenute altre lesioni, tra cui un grosso ematoma allo stomaco e costole fratturate.
LE RICHIESTE
Tra le richieste presentate dai legali c’è anche l’analisi di presunti schizzi di sangue rinvenuti sulla scatola vicina al corpo e il sequestro dell’abitazione per ulteriori prove. Inoltre, si prevede una nuova audizione delle due badanti che hanno scoperto il corpo. Un elemento di complicazione è che una di queste badanti aveva una relazione con la vittima e possedeva un testamento datato 2001, che lo renderebbe erede dei beni di Neumeier. Si è appreso che il badante aveva chiesto di trasferirsi nella casa del musicista, che al momento non abitava più, ma di cui deteneva ancora le chiavi.