Cronaca
Aggressione a Roma dopo una lite per un parcheggio

Calci, grida e insulti hanno animato un episodio di violenza per un parcheggio nel Rione Monti, centro di Roma. Il fatto ha avuto luogo intorno alle 19:30, quando una donna stava cercando un posto auto in via Panisperna. “Trattandosi di un parcheggio verticale, ho pensato di entrarci in retromarcia. Dunque l’ho sorpassato, ho messo la freccia e stavo facendo manovra”, ha raccontato la vittima.
Un uomo di circa cinquant’anni, alla guida di una Nissan, ha iniziato a suonare il clacson e a gridare dal finestrino che “non c’entravo”, cercando di rubarle il posto. Nonostante i tentativi dell’uomo, la donna è riuscita a parcheggiare. Tuttavia, l’uomo è sceso dall’auto in preda alla furia e ha continuato a offenderla. “Ha sbattuto le mani sul finestrino sfidandomi a scendere, ha preso a calci la mia auto e alla fine ha rotto lo specchietto”, ha dichiarato la donna, che si è sentita sopraffatta dalla situazione.
Alla fine, l’aggressore è andato via, lasciando la donna incredula e priva di possibilità di identificarlo, poiché non ha avuto il tempo di segnarsi la targa o di filmarlo. L’incidente ha suscitato una reazione di sconcerto tra i residenti della zona.
Cronaca
Esplorazione del bunker Soratte, fulcro segreto della storia italiana

Il Bunker del Monte Soratte, situato tra la sabina e la valle del Tevere, è oggi accessibile al pubblico grazie all’impegno di Bunker Soratte A.P.S. Questo sito rappresenta una testimonianza importante del passato bellico italiano. La costruzione delle gallerie, destinate originariamente a diventare rifugio antiaereo per le alte cariche del Governo Fascista e del Regio Esercito, ebbe inizio nel 1937 per volere di Benito Mussolini. Nel 1943, questi spazi funsero da quartier generale segreto per le truppe naziste. Il complesso, esteso per circa 4000 metri quadrati, è stato ristrutturato per offrirne la visitabilità, mostrando un labirinto di stanze e corridoi che raccontano storie di una vita sotterranea.
Un percorso di memoria
Il percorso di visita unisce storia e mistero, consentendo di osservare strutture resistenti come le pareti in cemento armato e le porte blindate. Tra le stanze si trovano quella centrale, dedicata al comando operativo, e altri spazi per le comunicazioni radio e risorse di sopravvivenza. I dettagli, inclusi arredi originali come poltrone di cuoio e scrivanie ingombre, rievocano un passato in cui ogni comunicazione era cruciale.
Un’attrazione innovativa
Il Bunker Soratte è ora arricchito da un trenino che percorre la vecchia ferrovia Decauville, attiva dal 1937 per la costruzione dell’imponente struttura sotterranea. Questo trenino, primo in Europa a operare in un sito fortificato della Seconda Guerra Mondiale, consente di esplorare 2,5 km di gallerie antiaeree non precedentemente incluse nel tour. Il viaggio offre una narrazione immersiva e scenografie dettagliate, mentre la parte finale include visori VR per un’esperienza digitale simulata.
Il Bunker del Monte Soratte continua a rivelarsi un luogo intriso di mistero, in grado di trasportare i visitatori in un periodo oscuro della storia italiana.
Info: www.bunkersoratte.it
Cronaca
Truffa dello specchietto a Roma: la vittima svela la verità sul presunto sacerdote

Un tentativo di truffa dello specchietto è avvenuto recentemente sulla Cassia Bis, a Roma. Un uomo ha indossato le sembianze di un finto sacerdote per ingannare la vittima e richiedere denaro. Il malvivente, dopo aver fermato la propria Ford Station Wagon, ha inseguito l’auto della vittima all’altezza dello svincolo Cesano, in direzione Nord.
Il racconto della vittima
Il malintenzionato ha accusato un residente di Formello di aver danneggiato il proprio specchietto retrovisore. «Avevo ritirato l’auto dieci giorni fa – racconta M. – e non avendo ovviamente nessun graffio gli dico che non mi deve importunare e che questa truffa la conoscono tutti oramai». Nonostante la ferma risposta della vittima, il truffatore ha continuato a inseguirlo, prima a un punto di ristoro e poi presso un benzinaio.
La fuga del truffatore
La vittima ha chiesto aiuto a un gruppo di amici e si è rifugiato in un condominio. «E’ riuscito a entrare anche nel condominio – prosegue M. – gli ho urlato di andarsene e che mio papà aveva già avvisato i carabinieri». Nonostante i tentativi del truffatore di farsi consegnare soldi per un presunto danno, dicendo «Sono un sacerdote e sono in buona fede», alla fine è fuggito. I carabinieri sono arrivati poco dopo e, sebbene la vittima non sia riuscita a prendere la targa del veicolo, le immagini delle telecamere del benzinaio potrebbero aiutare a identificare il malvivente.
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