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Anton Ciurciumel è stato ucciso da un colpo dritto alla fronte mentre fuggiva.

La sera del 6 febbraio, Antonio Micarelli ha aperto il fuoco in strada con una pistola, colpendo Anton Ciurciumel mentre tentava di fuggire dopo una rapina. Il vigilante è stato arrestato e accusato di omicidio volontario, secondo gli investigatori che hanno esaminato il materiale di sorveglianza, il quale mostra chiaramente Micarelli sparare mentre i ladri si allontanano. Gli altri membri della banda sono riusciti a fuggire, ma Ciurciumel, in fase di scavalcamento di un cancelletto, è stato raggiunto e colpito alla testa.

La dinamica dell’omicidio

I fatti si sono svolti presso un comprensorio su via Cassia. Micarelli, dopo aver sentito rumori sospetti provenire dall’appartamento sottostante, ha preso la sua pistola regolarmente detenuta e, scendendo, ha iniziato a sparare verso i ladri in fuga. Dopo aver mancato uno di loro e sparato verso un’auto, ha mirato a Ciurciumel, colpendolo gravemente alla testa. Il giovane è stato trasportato in ospedale, ma è deceduto poco dopo il suo arrivo.

Il rischio di una strage

La sequenza di eventi ha evocato scene da far west, con diversi colpi esplosi da Micarelli, la maggior parte dei quali per fortuna non a segno. La tesi della legittima difesa non ha trovato sostegno alla luce delle evidenze video, che hanno mostrato come i ladri non rappresentassero un pericolo immediato per Micarelli o altre persone.

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