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Antonio Micarelli è stato arrestato dopo aver ucciso un ladro che tentava di scappare, considerata la non legittima difesa.

Antonio Micarelli, un vigilante a Roma, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario dopo aver ucciso un ladro, Antonio Ciurciumel, lo scorso febbraio. La custodia cautelare è stata disposta dal gip del tribunale di Roma, basandosi su un video che dimostrerebbe la mancanza di legittima difesa.

Il Delitto in Via Cassia

La vicenda risale al 6 febbraio, quando Ciurciumel è stato colpito mortale alla testa mentre cercava di fuggire dopo una rapina in un condominio di via Cassia. Due ladri, insieme ad altri complici, avevano preso in ostaggio una badante per sottrarre beni da un’abitazione, ma, al rientro di Micarelli, la situazione è degenerata. Il vigilante ha aperto il fuoco verso i malviventi, colpendo Ciurciumel, che è deceduto alcune ore dopo in ospedale.

La Questione della Legittima Difesa

Secondo gli avvocati di Micarelli, “nel caso in cui una persona spari ad un ladro in fuga, come quanto accaduto sulla Cassia, non si configura la difesa legittima in quanto viene a mancare il primo principio elencato sopra, ossia quello di pericolo attuale.” La giurisprudenza ha già stabilito che un ladro in fuga rappresenta “un pericolo ormai passato”, escludendo la possibilità di legittima difesa, ma si precisano anche “particolari situazioni che vanno valutate caso per caso”.

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