Attualità
Arresto degli aggressori dopo che una donna è stata chiusa in una baracca e violentata da tre uomini nel Parco della Caffarella

La denuncia di violenza sessuale di gruppo è avvenuta lo scorso ottobre, quando una donna è stata soccorsa nel Parco della Caffarella da una pattuglia dei carabinieri, che ha ricevuto la sua testimonianza riguardo a una notte di violenze subite.
Arresti e Dettagli dell’Indagine
Tre uomini sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e detenzione illegale di arma da sparo. I sospetti sono due cittadini indiani di 31 e 33 anni e un cittadino pakistano di 30 anni, tutti senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Tribunale di Roma e eseguita dai Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano.
Racconto della Vittima
I fatti risalgono al 14 ottobre 2024, quando due carabinieri, durante un controllo del territorio, hanno incontrato una ragazza in stato confusionale nel parco. La giovane ha riferito di essere stata aggredita la sera precedente in una baracca, dove è stata ripetutamente violentata e picchiata dopo aver rifiutato le avances dei tre uomini. Ha anche menzionato di essere stata minacciata con un fucile.
Accertamenti e Prove
Grazie alla dettagliata testimonianza della vittima, i carabinieri hanno identificato i tre presunti aggressori attraverso telecamere di videosorveglianza e testimonianze di altri presenti. Nella baracca, abbandonata dopo le violenze, sono stati trovati ulteriori indizi di colpevolezza, tra cui un fucile monocanna calibro 28 e 6 munizioni, successivamente sequestrato.
Attualità
Orari, percorso e strade chiuse per la Maratona di Roma 2025 domenica 16 marzo

La Maratona di Roma 2025 è fissata per domenica 16 marzo, con un percorso di 42 chilometri che attraversa il centro storico della capitale, dal Colosseo al Circo Massimo. La partenza è alle ore 8.30 e la manifestazione si concluderà alle 15.30, comportando modifiche alla viabilità con strade chiuse e deviazioni per i mezzi pubblici.
Dettagli sulla maratona
La Run Rome The Marathon toccherà alcuni luoghi iconici, tra cui la basilica di San Paolo, Piramide, Isola Tiberina, Castel Sant’Angelo e Lungotevere. Come comunicato da Roma Mobilità, saranno implementate modifiche temporanee alla viabilità, con strade chiuse e deviazioni per i bus.
Il tempo limite per completare la maratona è di 6 ore e 30 minuti. Le strade che compongono il percorso includono celebri punti di Roma come Fori Imperiali, Colosseo, Arco di Costantino e Piazza Navona. Si tratta di un tragitto prevalentemente pianeggiante, con una differenza altimetrica di circa 20 metri.
Viabilità e trasporti pubblici
Alle 00:01 di domenica 16 marzo, saranno chiuse al traffico alcune strade, inclusi via di San Gregorio e via dei Fori Imperiali. Intorno alle 7.30, l’intero percorso della maratona verrà chiuso al traffico e riaperto alle 15.30.
Durante la maratona, diverse linee di bus verranno sospese temporaneamente, tra cui 2, 40, 70 e 77, mentre altre linee saranno deviate o limitate. La fermata della metro Colosseo sarà chiusa per tutta la durata dell’evento, con stazioni alternative disponibili.
Attualità
Caso archiviato per ‘tenuità del fatto’ dopo le sassate al pappagallo di Enzo Salvi, l’uccello non vola più

Ad agosto 2020, un episodio di violenza ha coinvolto il pappagallo di Enzo Salvi, colpito da un uomo con delle sassate, causando gravi danni al cranio dell’animale e compromettendone la capacità di volare. Recentemente, il giudice ha archiviato il caso per ‘tenuità del fatto’.
L’incidente nella pineta di Ostia
I fatti si sono svolti nella pineta di Ostia, mentre Salvi si trovava con un amico e il suo pappagallo Fly, un Ara Ararauna bianco, giallo e blu. L’animale, addestrato a tornare sempre indietro, si era posizionato su un palo quando l’aggressore ha iniziato a lanciargli sassi. Malgrado le suppliche di Salvi e del suo amico di fermarsi, l’uomo ha colpito l’uccello in testa e, successivamente, si è avventato su Salvi e il suo amico, tentando anche di rubare un cellulare.
La reazione di Enzo Salvi
Salvi ha raccontato l’accaduto, esprimendo incredulità e disperazione per la sorte del suo pappagallo, credendo inizialmente che fosse morto. “Le gambe mi hanno ceduto, credevo di svenire”, ha dichiarato Salvi, che alla fine ha sporto denuncia ai carabinieri. Oggi, però, apprende con sorpresa dell’archiviazione del caso. “Ho buttato il fegato per non essermi complimentato con lui – ha commentato l’attore – per aver pagato il veterinario, l’avvocato e infine un pappagallo che dopo tre anni di volo libero ora non può più volare, perché ha un buco nel cranio che gli impedisce l’orientamento”.
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