Almeno un furto a settimana ha portato i ristoratori e i titolari dei locali di Testaccio a intervenire contro i borseggiatori. L’ultimo metodo adottato è quello di fingersi clienti in fase di consumo per intervenire al momento dello scippo. Sandro Boattini, titolare di un bar in via Mastro Giorgio, spiega che «il problema è che molto spesso il cliente si accorge solo dopo del furto e anche denunciare è complicato». Questo fenomeno si è intensificato dopo il Covid, in particolare negli ultimi mesi, portando i titolari ad adottare strategie di difesa.
IL SISTEMA
Anche i titolari delle attività in piazza Santa Maria Liberatrice hanno adottato lo stesso escamotage. Nando Capone, gestore di un bar, racconta di aver finto un cliente per sorprendere un borseggiatore: «Lunedì scorso eravamo già allertati… Pochi istanti dopo si è avvicinato». Gli stessi metodi sono stati utilizzati da ristoranti e pizzerie, con la pizzeria Remo che ha iniziato a legare le borse delle clienti alle sedie grazie a fascette di plastica. Altri operatori forniscono ganci da tavolo per aiutare i clienti a tenere d’occhio i propri oggetti di valore.
IL PRECEDENTE
Un allarme per l’escalation di furti e borseggi era già stato lanciato nei mesi scorsi dai titolari dei locali del centro, con un incremento delle segnalazioni. Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti, ha affermato: «I numeri sono raddoppiati rispetto allo scorso anno», considerando anche il forte afflusso di turisti dopo il Covid. I dati confermati dalle forze dell’ordine segnalano una media di 140 denunce al giorno per borseggi nei locali e in altre aree pubbliche. La polizia ha intensificato i controlli, specialmente in zone come piazza Farnese, Aventino e Termini, demonstrando l’impegno a contrastare il fenomeno. Nel 2024, a Roma, si sono registrati 14.668 episodi di borseggi, con un incremento del 35% rispetto all’anno precedente.