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Assunzione di 1600 dipendenti da parte del Comune di Roma con nuovi concorsi e scorrimenti in graduatoria

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Assunzione di 1600 dipendenti da parte del Comune di Roma con nuovi concorsi e scorrimenti in graduatoria

Roma Capitale prevede l’assunzione di 1.600 persone tra il 2025 e il 2026, con un piano che mira a integrare quasi mille nuovi contratti a tempo indeterminato già nel 2025. La giunta ha recentemente approvato una delibera che anticipa la sezione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (Piao) relativo al nuovo Piano Assunzionale 2025-2027.

Opportunità di lavoro a Roma

Per il 2025, il Piano di Roma prevede 773 assunzioni a tempo indeterminato di personale non dirigente, finanziate tramite fondi ordinari. Le assunzioni saranno così suddivise:

  • 240 unità nel settore scuola: include la stabilizzazione di 120 educatori di asilo nido e 120 insegnanti di scuola dell’infanzia.
  • 250 nuovi agenti della Polizia Locale: assunti tramite scorrimento di graduatoria, portando il totale a 1.300 unità.
  • 174 assunzioni per profili tecnici e amministrativi: attraverso "avvalimento in convenzione" con la Città Metropolitana di Roma Capitale.
  • 90 assunzioni tramite cinque concorsi per vari profili, tra cui operatore di servizi e funzionario ambientale.
  • 19 assunzioni in settori vari.

In aggiunta, sono previste 74 assunzioni già approvate per il 2024, che includono 30 posti nel settore scuola, 26 nella Polizia Locale e 18 in altri ambiti. Complessivamente, nel 2025 saranno assunti 938 unità di personale non dirigente a tempo indeterminato, oltre a 18 dirigenti, per un totale di 956 assunzioni.

Concorsi e pubblicazione dei bandi

Nel 2026 si prevede l’assunzione di 700 funzionari e istruttori attraverso quattro concorsi che saranno indetti nel 2025. Saranno avviate anche 250 assunzioni a tempo determinato, finanziate dal Ministero del Lavoro. I bandi per i concorsi, che riguardano 90 posti in vari settori, dovrebbero essere pubblicati entro l’estate.

Dichiarazione del sindaco

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha affermato: "Da quando ci siamo insediati abbiamo assunto 4.500 persone in tutti i settori, riportando finalmente l’asticella complessiva sopra quota 22mila. Adesso andiamo avanti sulla stessa strada mettendo in servizio quasi 1.000 persone a tempo indeterminato entro l’anno." Gualtieri ha rimarcato l’importanza dello sviluppo del piano assunzionale, con particolare attenzione al comparto scuola e alla Polizia Locale, evidenziando che Roma sta cambiando e che l’amministrazione continuerà a lavorare per affrontare le sfide future.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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