Nicola Cavaliere, ex capo della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma, è stato ascoltato oggi dalla commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Durante l’audizione, ha richiesto che la seduta fosse secretata.
Cavaliere ha dichiarato: “Mi sono occupato della vicenda Orlandi anche dopo la Omicidi”, indicando il suo prolungato interesse per il caso che ha segnato la sua carriera. È arrivato a Roma come capo della sezione Omicidi nel 1983 e ha ricoperto vari ruoli, tra cui vicedirigente e questore in diverse città italiane, prima di tornare a Roma nel 2000. In merito alla sua richiesta di secretazione, ha aggiunto: “Vi ringrazio della possibilità di venire a riferire su cose vissute”.
È particolarmente rilevante il suo coinvolgimento immediato nelle indagini dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983. Cavaliere è stato tra i primi a ricevere un’audiocassetta contenente le voci di uomini e i lamenti di una ragazza, che poteva essere Emanuela. “Non sono mai stato aggregato a un magistrato, ma sono sempre stato un funzionario della questura di Roma che di volta in volta veniva incaricato di indagini”, ha spiegato durante l’audizione.
Le sue testimonianze forniscono un’importante prospettiva su un caso rimasto irrisolto per decenni. Il suo ruolo è cruciale sia per la comprensione della dinamica degli eventi che per la continuazione delle indagini.