Dopo un corteo, studenti, docenti e ricercatori precari hanno occupato l’aula magna della facoltà di lettere all’Università di Roma La Sapienza. L’occupazione è avvenuta in occasione della Giornata dell’Università e coinvolge persone che rischiano di perdere il lavoro a causa dei tagli del Governo.
### Le ragioni dell’occupazione
“Mentre il Mur e la Crui promuovono la giornata ‘Università Svelate’, dipingendo un’università aperta e inclusiva, la realtà raccontata da ricercatrici e ricercatori, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo è ben diversa”, hanno dichiarato i precari in una nota. I manifestanti denunciano “tagli per 1,2 miliardi di euro, aumento delle tasse, riduzione delle borse di studio e un crescente controllo dei privati e dell’industria bellica sulla ricerca”. Le richieste includono il raddoppio del Fondo di Finanziamento Ordinario, la stabilizzazione dei precari e contratti dignitosi.
### Mobilitazione continua
Da tempo, docenti e dottorandi dei tre atenei romani sono attivi nella mobilitazione. Dopo l’occupazione del 29 gennaio a Palazzo Sapienza e un flash mob alla Crui, i precari hanno espresso preoccupazione riguardo alle promesse fatte dalla Ministra Anna Maria Bernini, che riguardano un Fondo di Finanziamento Ordinario di 9,4 miliardi per il 2025. Tuttavia, i precari avvertono che si tratterebbe solo di un recupero parziale dei tagli previsti. “Il blocco del reclutamento straordinario e ordinario imposto dai tagli significherà disoccupazione per almeno 2/3 del personale precario dell’Università”, hanno avvertito.