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Bruciato un fantoccio di Giorgia Meloni durante il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto

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Bruciato un fantoccio di Giorgia Meloni durante il Carnevale Liberato di Poggio Mirteto

Si è svolto a Poggio Mirteto, in Sabina, il Carnevale Liberato, durante il quale è stato bruciato un fantoccio di Giorgia Meloni. La premier è stata raffigurata come una Barbie “fascio di luce”, mentre eseguiva il saluto romano.

Il Carnevale, che ha avuto luogo in Piazza Martiri della Libertà, ha visto la tradizionale cremazione del pupazzo alla fine di una giornata di festeggiamenti. Anche l’anno precedente era stato bruciato un fantoccio della stessa Meloni, evidenziando la volontà degli organizzatori di mantenere vivo lo spirito del carnevale, che mira a dissacrare il potere e a ridere dei leader di turno. In passato, tra i pupazzi bruciati figurano anche quelli di Silvio Berlusconi e Matteo Renzi.

Il Carnevale di Poggio Mirteto, noto anche come Carnevalone Liberato, ha origine nell’Ottocento risorgimentale e celebra la storica rivolta popolare del 24 febbraio 1861, che portò alla liberazione dalla Stato Pontificio e all’annessione al Regno d’Italia. La festa, caratterizzata da un sapore anticlericale, si svolge come un anti-carnevale nella prima domenica di Quaresima.

Dopo che i Patti Lateranensi del 1929 avevano vietato il carnevale, la tradizione è stata ripristinata nel 1977 grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani del luogo, che ha rinnovato e mantenuto viva questa celebrazione fino ad oggi.

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Previsioni meteo per Roma e Lazio del 10 marzo: forti piogge e crollo delle temperature

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Previsioni meteo per Roma e Lazio del 10 marzo: forti piogge e crollo delle temperature

Piogge molto forti e un netto crollo delle temperature si prevedono per oggi in tutto il Lazio, con massime che non supereranno i quindici gradi. Questo cambio di scenario segue un periodo di bel tempo e segna l’inizio di una fase di instabilità.

Maltempo in arrivo

La perturbazione è provocata da un vortice ciclonico a ridosso della Penisola Iberica, alimentato da venti freddi provenienti dalla Scandinavia. Questa situazione porterà maltempo su tutta Italia, con piogge e temporali previsti per tutta la settimana. Si prevede che il sole torni a splendere solo dalla prossima settimana, allorché il vortice si allontanerà, dando spazio a un clima più primaverile.

Crollo delle temperature

In molte zone del Lazio, le temperature hanno raggiunto picchi di venti gradi, con punte di ventitré a Latina. A partire da oggi, si assisterà a un drastico abbassamento delle temperature, che si attesteranno a Roma tra i tredici e i sedici gradi. Davvero rigido sarà il clima nelle province limitrofe.

Previsioni specifiche per la capitale e province

A Roma, le piogge saranno abbondanti al mattino e più leggere nel pomeriggio. A Frosinone, le temperature varieranno tra undici e quattordici gradi con forti piogge durante tutta la giornata, simile a quanto previsto a Latina, dove la massima raggiungerà al massimo i quindici gradi. A Rieti, si preannunciano piogge forti nelle ore mattutine, con minime di dieci gradi e massime a sedici. Infine, a Viterbo ci saranno piogge solo al mattino e massime che non supereranno i quindici gradi.

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Appello di Pietro a Papa Francesco da parte di Emanuela Orlandi: “Scriva la verità che tutti aspettiamo”

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Appello di Pietro a Papa Francesco da parte di Emanuela Orlandi: “Scriva la verità che tutti aspettiamo”

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, si è nuovamente rivolto a Papa Francesco, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli. Orlandi ha affermato: “Oggi ha scritto il testo dell’Angelus. Se ha la forza di scrivere il testo dell’Angelus spero ancora trovi la forza di scrivere un altro testo, quello che tutti noi aspettiamo, almeno lo faccia per mia madre che ha qualche anno in più di lui e non può aspettare in eterno, perché nessuno è eterno”.

In un precedente appello rivolto al Pontefice, Orlandi aveva espresso la sua speranza che Papa Francesco, nonostante la sua gravità clinica, potesse trovare il coraggio di scrivere una lettera che possa chiarire la verità sulla scomparsa di Emanuela. “Un gesto che farebbe la storia del suo pontificato, differenziandosi dalle scelte di chi l’ha preceduto”, ha sottolineato.

Pietro Orlandi ha più volte enfatizzato il desiderio di conoscere ciò che il Vaticano sa riguardo alla scomparsa di sua sorella, avvenuta il 22 giugno 1983. Ha citato una frase che il Papa gli avrebbe detto: “Emanuela è in cielo”, suggerendo che il Pontefice potrebbe essere a conoscenza della morte di Emanuela. “Per questo penso che in Vaticano sappiano qualcosa che io non so”, ha dichiarato Orlandi.

Procedendo con le sue dichiarazioni, Orlandi ha anche menzionato un incontro non realizzato, affermando: “Se mi trovassi davanti a papa Francesco gli chiederei di ricevermi. Ciclicamente chiedo di essere ricevuto da lui, ma mi respinge sempre. Mi ha detto Ho troppi occhi puntati addosso per incontrarti. E io vorrei sapere perché dice questo”.

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