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Cronaca

Commemorazione delle vittime del bombardamento di Pietralata e Portonaccio a Largo Beltramelli, Roma

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Commemorazione delle vittime del bombardamento di Pietralata e Portonaccio a Largo Beltramelli, Roma

Questa mattina, alle 11, si svolgerà una cerimonia in Largo Antonio Beltramelli a Pietralata per commemorare l’81° anniversario del bombardamento dei quartieri di Pietralata e Portonaccio, avvenuto il 3 marzo 1944. Durante l’evento, sarà deposta una corona presso il monumento eretto nel giugno 2004 dal IV Municipio, dall’Ancescao Provinciale e dal CSA Autog. Roma Est, in onore dei caduti di quel tragico giorno.

Tra il luglio ’43 e maggio ’44, Roma subì 51 bombardamenti, mirati a colpire infrastrutture strategiche come la stazione Tiburtina e altre zone. Questi attacchi causarono ingenti perdite umane, specialmente nei quartieri di Pietralata e Portonaccio. Il bombardamento del 3 marzo, effettuato da 84 aerei alleati che sganciarono 1800 bombe in un’ora e mezza, segnò un giorno di grande lutto per molte famiglie romane.

Da oltre 20 anni, il IV Municipio ricorda le vittime di questo evento con la deposizione annuale di una corona sotto una targa commemorativa che porta l’epigrafe: “in memoria delle vittime del bombardamento del 3 marzo 1944, ad affermazione dei diritti alla vita e al lavoro espressione di decisa volontà di pace”. Un gesto che sotto il monumento rappresenta un ricordo doloroso che si rinnova ogni anno.

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Cronaca

Bergoglio e il dibattito sul quorum: le preoccupazioni dei conservatori in Curia

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Bergoglio e il dibattito sul quorum: le preoccupazioni dei conservatori in Curia

In Vaticano, cresce l’ansia riguardo a possibili modifiche alla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis da parte di Papa Francesco, che potrebbe abbassare il quorum per l’elezione del futuro pontefice dagli attuali due terzi alla semplice maggioranza. Attualmente, non ci sono conferme, ma l’idea sta suscitando preoccupazioni tra i settori più conservatori, riaccendendo un dibattito interno già evidente due anni fa. Allora, si discuteva l’apertura delle congregazioni generali a figure diverse dai cardinali. Il cardinale Gianfranco Ghirlanda aveva definito quelle notizie “falsità”, mettendo fine all’argomento.

Negli ambienti conservatori, le speculazioni si intensificano e si pensa a imminenti riforme. Questo clima ha riempito di inquietudine i più cauti, e un cardinale di lungo corso ha dichiarato: “È possibile che Francesco in questa fase voglia pensare a chi potrà continuare a portare avanti la sua eredità”. I toni di sfida e le manovre politiche sono percepiti, con il timore che si voglia facilitare la successione a un successore che possa continuare il modello di Chiesa voluto da Francesco.

La successione

Luis Badilla, ex direttore del sito para-vaticano Sismografo, ha messo in luce che l’atmosfera attuale è segnata dall’irrespirabilità legata alla successione papale. I dettagli sull’ipotesi di ridurre il quorum influiscono notevolmente sul dibattito, dato che attualmente ci sono 137 cardinali elettori, con un quorum di 91 voti considerato elevato e difficile da raggiungere. L’eterogeneità del collegio cardinalizio e la limitata conoscenza interpersonale fra i cardinali aumentano le incognite e il rischio di un conclave prolungato.

Ridurre il quorum alla maggioranza assoluta potrebbe invece accelerare l’elezione di un candidato in linea con le idee di Francesco. Anche se si tratta di mere speculazioni, queste questioni tengono impegnati i cardinali mentre l’opinione pubblica sta già formando gruppi di sostegno. Recentemente, sui social circola la foto del cardinale Parolin, definito “il più papabile”, assieme a un nuovo profilo su X, il Papability Index, che pronostica le candidature. In cima alla lista figurano il canadese Lacroix e il filippino Tagle, entrambi “ultra bergogliani”, mentre Parolin è citato solo al quattordicesimo posto tra gli italiani.

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Castel Gandolfo, escursionisti dispersi recuperati dopo cinque ore di risalita

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Castel Gandolfo, escursionisti dispersi recuperati dopo cinque ore di risalita

Dopo quasi cinque ore di cammino in salita, quattro escursionisti, tre donne e un uomo di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sono stati finalmente riportati in superficie dai soccorsi. Il gruppo, composto da diplomatici della FAO di Roma, si trovava ai Castelli Romani per una gita quando, nel pomeriggio, ha perso l’orientamento ed è scivolato in un dirupo di circa 50 metri lungo il costone del lago di Castel Gandolfo.

Fortunatamente, tutti risultano in buone condizioni, seppur sotto shock e molto provati dal freddo e dalla fatica per la lunga risalita. Solo una giovane donna ha riportato ‘una contusione alla schiena a causa della caduta di un masso’. Le operazioni di risalita sono state condotte in piena sicurezza, legando con delle corde e moschettoni i dispersi. I vigili del fuoco di Marino e gli specialisti del soccorso alpino fluviale hanno operato congiuntamente ai poliziotti di Marino e Genzano, che erano riusciti a localizzare il gruppo.

I soccorsi hanno individuato i quattro escursionisti, di nazionalità cinese (l’uomo), indiana, bulgara e camerunense, a 50 metri sul costone lacustre. I poliziotti hanno rassicurato i dispersi prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, intervenuti in pochi minuti.

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