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Cronaca

Coppia in un SUV scuro tenta di adescare un 15enne a Roma

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Coppia in un SUV scuro tenta di adescare un 15enne a Roma

Un preoccupante episodio di adescamento si è verificato martedì 11 marzo nella zona di Selva Candida, a Roma, dove un 15enne è stato avvicinato da una coppia mentre si dirigeva verso la fermata dell’autobus per andare a scuola. I due, un uomo e una donna, hanno tentato di convincere il ragazzo ad accettare un passaggio in auto, ma il suo buon senso e maturità hanno evitato situazioni potenzialmente più gravi.

I Dettagli dell’Incidente

Secondo il racconto della madre del giovane, l’episodio è avvenuto intorno alle 6.30 del mattino. Due sconosciuti, che apparentemente volevano dare informazioni, hanno chiesto al ragazzo: «Dove stai andando? Se vuoi ti portiamo noi a scuola». Entrambi italiani, descritti come di età compresa tra i 60 e i 70 anni, hanno insistentemente cercato di indurlo a salire sull’auto. La madre ha sottolineato che il figlio, fortunatamente, non ha ceduto.

Preoccupazione tra le Famiglie

Nonostante il caso specifico, sembra che questo non sia un episodio isolato. Altre famiglie hanno riportato tentativi simili di adescamento da parte della stessa coppia, notati anche all’uscita di una scuola. Le modalità di approccio sono sempre le stesse: l’uso di un pretesto per attirare l’attenzione dei giovani.

Raccomandazioni alle Famiglie

A seguito di these incidenti, un appello circola su social e chat tra genitori. Si esorta i ragazzi a «restare sempre in gruppo», e a scappare o cercare aiuto nei negozi se si trovano in situazioni simili. È fondamentale anche che i giovani parlino con i genitori e denuncino qualsiasi tentativo di adescamento alle forze dell’ordine.

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Il Trionfale di Roma celebra la prima festa rionale di San Giuseppe

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Il Trionfale di Roma celebra la prima festa rionale di San Giuseppe

In occasione della festa di San Giuseppe, il quartiere Trionfale è in piena preparazione, che ha avuto inizio il 9 marzo e continuerà fino al 23 marzo. Il clou degli eventi sarà la processione religiosa del 19 marzo, accompagnata dai tradizionali falò e dagli stand gastronomici con frittelle e bignè, oltre ad uno spettacolo pirotecnico finale. Durante il periodo festivo, la Basilica di San Giuseppe al Trionfale ospiterà, dal 16 al 19 marzo, le reliquie del manto di san Giuseppe e del velo di Maria. Tra gli eventi, martedì 18 marzo, alle 20, è prevista una veglia di preghiera.

Il 19 marzo, in particolare, nella messa delle 7.30 avverrà la benedizione del “pane di san Giuseppe” che sarà distribuito ai fedeli. La processione avrà inizio alle 15.30, preceduta dal cardinale Emil Paul Tscherrig, e si concluderà con una solenne concelebrazione eucaristica. I ragazzi dell’oratorio parteciperanno attivamente con la pesca di beneficenza, falò di san Giuseppe e l’apprezzato spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti.

Le celebrazioni nel I Municipio non si fermano qui; infatti, da quest’anno le feste rionali passeranno da quattro a otto. Tra gli eventi in programma, ci saranno la festa di Santa Maria Liberatrice a Testaccio a maggio, la festa de Noantri a Trastevere in luglio e l’Ottobrata monticiana a Monti. Si aggiungeranno anche eventi come la festa di San Giovanni a giugno, la rievocazione della Madonna della neve presso la basilica di Santa Maria Maggiore ad agosto, il festival dell’Ansa barocca nei rioni Ponte, Parione e Regola ad ottobre, e la festa di San Clemente in via San Giovanni in Laterano a novembre.

«Abbiamo voluto dare un segnale forte di attenzione alle tradizioni e al tessuto sociale del nostro Municipio, raddoppiando il numero delle feste rionali e aumentando significativamente le risorse destinate a questi eventi. Grazie al contributo crescente degli sponsor privati, riusciremo a rendere ancora più ricco e partecipato il calendario delle celebrazioni, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’esperienza culturale unica e profondamente radicata nella storia di Roma», ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio I Roma Centro.

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Case occupate alle porte di Roma: l’emergenza degli inquilini e le minacce subite

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Case occupate alle porte di Roma: l’emergenza degli inquilini e le minacce subite

A Pomezia, in via Catullo, si segnalano occupazioni abusive di alloggi popolari, trasferimenti illeciti tra appartamenti e ristrutturazioni in nero, in una zona che funge da piazza di spaccio a pochi passi dal centro. Le quattro palazzine coinvolte, affittate dal Comune di Roma negli anni ’70 e ’80, ospitano inquilini regolarmente iscritti all’Anagrafe, ma molti residenti ignorano gli abusi che avvengono.

«Denunciare alle forze dell’ordine – dicono – è escluso. Abbiamo paura. Le minacce in stile Casamonica qui sono all’ordine del giorno. Temiamo per la nostra incolumità». Residenti sottolineano la mancanza di controlli da parte delle autorità e l’impossibilità di capire come un inquilino agli arresti domiciliari possa occupare un’abitazione. «Rimaniamo sconcertati. Ci chiediamo anche per quale motivo la polizia locale di Pomezia non abbia mai verificato la titolarità di chi vive in alcuni appartamenti».

LE DINAMICHE

Le occupazioni avvengono spesso non per necessità, ma per estorcere il controllo su un territorio, creando una rete di fiducia tra gli occupanti. Quando un inquilino regolare muore, la casa viene immediatamente occupata da qualcuno di fidato nel racket. Le famiglie oneste aspettano che il Campidoglio avvii controlli per l’assegnazione di nuovi appartamenti, poiché i contratti d’affitto in via Catullo sono scaduti. Il Dipartimento Patrimonio ha pubblicato una manifestazione di interesse per nuovi locatori che scade a breve.

Molti dei residenti regolari sono nuclei monoreddito, coppie di pensionati o disoccupati che non possono sostenere affitti elevati. «Non si tratta di nuovi inquilini – precisano dal Campidoglio – piuttosto di coloro che già vivono nelle nostre case popolari i cui contratti devono essere rinnovati attraverso procedure ad evidenza pubblica».

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