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Coppia sequestrata da banditi armati durante una rapina in villa con un bottino di 100.000 euro

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Coppia sequestrata da banditi armati durante una rapina in villa con un bottino di 100.000 euro

È in corso la caccia a una banda di rapinatori che ha fatto irruzione in una villa a Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, sequestrando una coppia di imprenditori edili, la loro governante e la sua famiglia. I sei uomini, armati e travisati, hanno minacciato le vittime per circa venti minuti, costringendole a riempire degli zaini con gioielli, contanti e altri oggetti di valore, prima di fuggire con un bottino stimato in circa 100.000 euro.

La rapina, avvenuta domenica sera, ha scosso profondamente i presenti, che hanno vissuto momenti di grande paura, ma fortunatamente nessuno ha riportato conseguenze fisiche. I carabinieri della stazione di Tivoli Terme stanno indagando e hanno raccolto le testimonianze delle vittime, che hanno indicato che gli aggressori presentavano un accento riconducibile a elementi dell’Est Europa.

Dettagli dell’irruzione

Mentre alcuni membri della banda accompagnavano l’imprenditore a svuotare la cassaforte, gli altri sorvegliavano la moglie e la famiglia dei domestici. I rapinatori hanno anche tentato di portare via la cassetta del sistema di videosorveglianza, ma hanno erroneamente portato quella sbagliata. Le immagini sono state successivamente acquisite dai carabinieri per le indagini in corso.

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Maxirissa fra minorenni al Colosseo: un 17enne è stato accoltellato all’addome, almeno 30 persone sono coinvolte

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Maxirissa fra minorenni al Colosseo: un 17enne è stato accoltellato all’addome, almeno 30 persone sono coinvolte

Una violenta rissa tra giovanissimi si è verificata nella serata di ieri, 10 marzo 2025, nei pressi del Colosseo, culminando con l’accoltellamento di un ragazzo di 17 anni. Un gruppo di circa trenta giovani, la maggior parte minorenni e di origine tunisina ed egiziana, si è incontrato per un regolamento di conti, suscitando sorpresa e paura tra cittadini e turisti.

Dettagli dell’incidente

La rissa, esplosa in due gruppi contrapposti, ha inizialmente visto i partecipanti colpirsi con violenza. Successivamente, alcuni hanno estratto coltelli, portando a un ferito grave. Il diciassettenne ha riportato ferite all’addome e al volto. All’arrivo della Polizia di Stato, l’unico presente sul posto era il ragazzo, che versava in condizioni serie.

Condizioni del ferito

Il giovane, di origine tunisina, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I, dove è stato valutato con un codice rosso. Attualmente si trova in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita.

Indagini in corso

Le indagini sono già avviate, con gli agenti che hanno raccolto testimonianze e stanno esaminando i video delle telecamere di sorveglianza per identificare i partecipanti e, in particolare, colui che ha accoltellato il ragazzo. Gli inquirenti non escludono che il movente possa essere legato a dinamiche di spaccio nella zona.

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La mamma di Thomas Bricca dichiara che i Toson non si sono mai pentiti e non meritano perdono

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La mamma di Thomas Bricca dichiara che i Toson non si sono mai pentiti e non meritano perdono

La Corte d’Assise ha emesso la sentenza riguardante l’omicidio di Thomas Bricca, condannando Roberto Toson all’ergastolo e il figlio Mattia Toson a 24 anni di reclusione. La madre di Thomas, Federica Sabellico, ha rilasciato dichiarazioni dopo la lettura della sentenza, esprimendo le sue emozioni in un’intervista al Messaggero.

Reazioni della madre

Federica Sabellico ha manifestato gioia e dolore, dichiarando: “La sentenza mi ha dato fiducia, abbiamo raggiunto un traguardo importante”. Ha anche descritto il suo stato d’animo, caratterizzato da “rabbia, speranza, dolore”, evidenziando come la mancanza del figlio rappresenti un fardello difficile da accettare. Al termine dell’udienza, ha ringraziato il pubblico ministero Rossella Ricca per il suo impegno: “L’ho ringraziata di cuore per il grande lavoro che lei e gli investigatori hanno svolto con dedizione”.

Il tema del perdono

Federica ha chiarito di non concepire il perdono per i Toson, sottolineando la mancanza di “un pentimento” e “un’ammissione di colpa”. Ha affermato: “Ma anche qualora ci fosse… gli risponderei che il tempo è scaduto”. La madre ha indicato che “l’unica forma di perdono è la dimenticanza” e ha espresso la sua intenzione di provare a dimenticare gli assassini di suo figlio.

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